Chi fu il vero rivale del Pirata? Da Armstrong ad Indurain, da Simoni a Virenque, ecco la carrellata degli avversari che in carriera hanno sfidato il re dei grimpeur.
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Ma chi è stato il vero rivale di Marco Pantani? Sedici anni dopo la fine dell’uomo e l’inizio del mito, la domanda è intrigante.
C’è chi dice il tedesco Ian Ullrich, che fu il grande avversario (poi demolito) del Pirata al Tour de France del 1998, quello passato alla storia per il tranciante attacco nella bufera del Galibier che portava a Les Deux Alpes.
Il nome che Marco, forse, rispettava più di tutti era però quello di Miguel Indurain. “El Navarro” fu il primo big a doversi inchinare al Pirata, chiudendo terzo nel Giro della ribalta di Marco dietro a Berzin. Ma forse l’avversario testuale del grimpeur di Cesenatico fu Lance Armstrong. Il vero duello si consumò al Tour del 2000, quando Pantani vinse due tappe davanti al texano, ma fu costretto poi al ritiro. E tutti gli altri? Beh, tutti gli altri hanno avuto la sfortuna in carriera di duellare con Marco, quasi sempre uscendone con le ossa rotte, seppur con qualche eccezione. Come, ad esempio, quella del russo Evgeny Berzin, l’unico a fare meglio di Pantani nel Giro del 1994.
E per restare in Russia, come dimenticare il grande Pavel Tonkov, che fu il grande rivale del Pirata nel Giro del ’98, passato agli annali per il memorabile duello lungo le rampe mozzafiato di Plan di Montecampione.
Rapporto tormentato anche con Claudio Chiappucci, il capitano della Carrera nel Giro del 1994, che chiuse quella corsa rosa al quinto posto lasciando i gradi di capitano al giovane scalpitante Pantani. Non si può invece parlare di vero e proprio duello con Ivan Gotti. Il bresciano, infatti, vinse il Giro d’Italia del 1999, ma solo dopo la squalifica di Marco per i noti eventi di Madonna di Campiglio.
Uno che al romagnolo piaceva tanto era Nelson “Cacaito” Rodriguez. Quando c’era aria di montagna, lui c’era sempre. Il colombiano ha aiutato – e spesso duellato – con il Pirata nelle frazioni di montagna. Lo stesso vale per il russo Petr Ugrumov che alla Grand Boucle lottò a lungo con Pantani, chiudendo secondo alle spalle di Indurain. Tra i rivali di sempre di Marco ricordiamo anche il francese Laurent “Jaja” Jalabert, ma anche lo spagnolo Abraham Olano, che inflisse a Pantani una delle più grandi delusioni della sua carriera quando, nel Mondiale di Duitama nel 1995, s’impose davanti a Indurain e proprio al Pirata.
E quando si parla di Tour negli anni ’90, in Francia tutti pensano a Richard Virenque. Sette volte maglia a pois, secondo davanti all’Elefantino nel Tour del 1997, fu uno dei simboli dello scandalo Festina del ’98, quando vinse proprio Pantani. Detto di Alex Zulle, che era il grande favorito della vigilia del Giro del 1998 prima del crollo all’Alpe di Pampeago, chiudiamo questa carrellata di avversari di Marco con un nome che a lui non stava molto simpatico: Gilberto Simoni, l’ultimo grande rivale dello scalatore di Cesenatico nel giro del 2003, quando regalarono spettacolo nella tappa dello Zoncolan e di Cascata di Toce. Di lì a poco, l’uomo si sarebbe consegnato al precoce tramonto. Lasciando spazio, per sempre, al mito.
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