Il ciclismo trevigiano piange la scomparsa di Nisio Lenzini. Imprenditore vivace, sponsor molto attivo nello sport e in particolare nel ciclismo, ha cresciuto corridori come Paolo Slongo (il tecnico di Vincenzo Nibali) e il compianto Andrea Pinarello.
Training Camp Spagna Costa Blanca
2 date disponibili: dal 18 al 25 Gennaio e dal 15 al 22 Febbraio
Un'esperienza imperdibile per gli appassionati di ciclismo
Scopri di più
Nel 1988 la sua squadra, il Veloce Club Biban, società di rilievo tra gli anni Ottanta e Novanta riuscì nell’impresa di vincere il Giro della Basilicata Internazionale. Corsa a tappe tra le più prestigiose riservata alla categoria juniores con Franco Zilli. Della partita c’erano appunto Andrea Pinarello, Paolo Slongo, Marco Tommasi, Fabio Casalini. E per Paolo Slongo e Andrea Pinarello fu la vittoria più importante della carriera agonistica da corridori. Alla guida dell’ammiraglia Renzo Frassetto.
E poi ancora tra le fila del Velo Club Biban Guido Ceron, ora grande imprenditore nel settore alimentare, Wilmer Baldo, Mauro Zanella, Alessio Cancellier, Eros Morasso . Nisio Lenzini, classe 1947, nasce calciatore ma si avvicina al ciclismo dapprima come cicloamatore poi come organizzatore e fonda, assieme a Franco Moro, attuale presidente, il Veloce Club Biban, nel 1969, facendo correre migliaia di ragazzini trevigiani, dai giovanissimi agli esordienti, allievi e juniores sino a tentare, nel 1984 una squadra di dilettanti. Nel 1985 assieme a Remo Mosole, organizzatore dei Mondiali di Ciclismo sul Montello, crea una associazione per dare ospitalità a squadre di ciclismo provenienti da zone del mondo disagiate.
Per un mese ospita a casa sua un corridore bianco dello Zimbawe, di origine australiana, assieme al padre. Gary Mandie attualmente è un importante imprenditore navale australiano e gestisce il porto di Sydney. Assieme al corridore dello Zimbawe i soci del Veloce Club Biban ospitano nelle proprie case dodici corridori più gli accompagnatori dello Zambia, assistendoli in tutto e successivamente, dopo i mondiali, inviando anche in Africa tantissimo materiale di ciclismo, da biciclette ad abbigliamento da corsa, scarpe, calzini, borracce, caschi e tutto quello che poteva essere utile ad aiutare il ciclismo a svilupparsi nei paesi del Terzo Mondo. E da qui nasce anche la sua passione per il sociale che lo porta a fondare delle associazioni che si occupano di sociale e mondo culturale e si costruisce persino un palazzetto, il Palalenzini a Carbonera.
Successivamente diventa per un anno presidente del treviso calcio e continua a sponsorizzare il mondo dello sport trevigiano, dal basket alla pallavolo e il mondo della cultura. Alpino, ha contribuito anche finanziariamente all’organizzazione di due adunate nazionali degli alpini a Treviso.
A cura di Tina Ruggeri– Copyright © InBici magazine ©Riproduzione Riservata