Il Giro d’Italia 2023 piace. Come sempre e da sempre. Sulle strade del nostro Paese e in tv. Anche se, soprattutto nella prima fase, abbiamo vissuto qualche giornata di troppo con il “freno a mano tirato”, la Corsa Rosa continua a fare breccia nel cuore degli italiani. Lo si vede città dopo città con un pubblico sempre vastissimo e colorato e lo si può notare anche analizzando i dati dell’auditel.
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La corsa a tappe che si concluderà domenica a Roma sta vivendo una battaglia a tre davvero entusiasmante (il rimpianto per il forfeit forzato di Remco Evenepoel aggiunge sale sulla ferita) con Geraint Thomas, Joao Almeida e Primoz Roglic racchiusi in meno di mezzo minuto, pronti a contendersi la Maglia Rosa fino all’ultimo metro. Uno spettacolo nello spettacolo che il pubblico sta apprezzando in maniera evidente.
Per fare qualche esempio, la tappa disputata martedì con l’arrivo sul Monte Bondone (e il successo di Joao Almeida) ha visto “Giro all’arrivo” su Rai2 (dalle ore 15.57 alle ore 17.04) con uno share del 21.96% con picchi del 25.6. Nel complesso, quindi, oltre 2 milioni di spettatori (2.077.381). Non solo questo dato importante in vista delle fasi clou dello stage, ma anche una media di quasi 1.5 milioni per le ultime 3 ore di diretta (share di poco sotto il 15%). Dalla Rai passiamo a Eurosport. Sulla piattaforma che trasmette ogni tappa sin dal primo chilometro, sono stati registrati 184.450 spettatori (share appena sotto il 2%), confermando l’interesse altissimo per la Corsa Rosa.
Si potrebbe pensare che questi dati possano arrivare in concomitanza con l’ultima settimana della corsa a tappe nostrana, quella che deciderà la Maglia Rosa 2023. Invece no. Il Giro d’Italia ha messo a segno numeri importanti sin dal proprio avvio. La settima tappa (quella di Campo Imperatore), per esempio, erano già stati superati i 2 milioni di telespettatori (2.043.110 per l’esattezza, con il 22.58% di share). Discorso identico per gli stage di Cassano Magnago (2.129.822) e Bergamo (2.121.242). Dati che parlano chiaro: passano gli anni, ma il fascino del Giro d’Italia non tramonterà mai.
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