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IN ESCLUSIVA – FAUSTO PINARELLO: TRA DUE O TRE ANNI VORREI IL CAMPIONATO ITALIANO DI CICLOCROSS A TREVISO
Fausto Pinarello

IN ESCLUSIVA – FAUSTO PINARELLO: TRA DUE O TRE ANNI VORREI IL CAMPIONATO ITALIANO DI CICLOCROSS A TREVISO


Forse fra due al massimo tre anni il Campionato Italiano di ciclocross si correrà a Villorba, in provincia di Treviso, quartier generale di “Pinaland”.

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Parola di Fausto Pinarello, titolare dello storico marchio di bici che ci svela in anteprima quello che, più che un sogno, è un vero e proprio progetto: “Entro la primavera – spiega – avrò le autorizzazioni dal Comune di Villorba e per un pezzo di terreno anche nel comune di Treviso.

A quel punto inizieranno i lavori e si passerà alla fase operativa. Un parco dedicato al fuoristrada, dalla bmx alla Gravel fino alle bici da ciclocross proprio davanti alla mia azienda. Uno spazio attrezzato dove far allenare i ragazzini di Treviso e provincia e aperto a tutti coloro che vorranno venire nella nostra magnifica città di Treviso per praticare il fuoristrada. Ci sarà anche una foresteria. E un collegamento lungo una pista ciclabile per arrivare al Velodromo di Spresiano. Un grande parco ‘divertimenti’, insomma, tutto dedicato agli amanti della bicicletta”.

Un sogno che diventerà a breve realtà:

“Assolutamente sì e, per suggellare l’inizio del progetto – anticipa Fausto Pinarello – partiremo proprio con questo campionato tricolore. A Lecce, mi dicono, lo hanno organizzato splendidamente; volete che a Treviso non lo si possa fare? E nel capoluogo della Marca un evento così non è mai stato organizzato. Il ciclocross, del resto, come tutte le attività fuoristrada, stanno prendendo quota. La pandemia, per assurdo, ha incentivato l’uso della bicicletta. Per andare al lavoro, per andare a divertirsi, per stare bene in salute. Tutti vogliono pedalare. E le vendite stanno schizzando alle stelle”.

Per Pinarello, che ha tra i suoi ambassador un atleta come Thomas Pidcock in Ineos, oggi è molto facile parlate di ciclocross e mountain biche…

“Questo ragazzo sta vincendo tutto. Nel ciclocross come nella mtb, dai mondiali agli europei in tutte e due le specialità. E ha pure vinto il giro d’Italia su strada Under 23. Lo avremo nel team Ineos fino al 2024 e, dunque, è una risorsa che, sul piano dell’immagine, andrà sfruttata. Lui può essere il testimonial ideale per rilanciare il settore dell’off-road. La gente impazzisce per la bicicletta e io in azienda sto lavorando a nuovi progetti. C’è bisogno di gente giovane, fresca, motivata con idee innovative. Ormai non si parla d’altro che di bici elettriche, Gravel, mtb, cross, bmx oltre alla bici da strada. La gente dalle nostre parti ha voglia di divertirsi sulle Grave del Piave, lungo la Restera a Treviso, sul Montello. Si parla di piste ciclabili. Meglio sfruttare il momento. La bici non inquina e fa bene”.

Tom Pidcock

Il progetto di Pinaland, che nasce dal soprannome di Fausto e Andrea Pinarello quando erano piccoli, è stato anche lo spunto per fare un “refresh” dell’azienda, dopo l’uscita di scena, per pensionamento, di Fusar Poli:

“Volevo imprimere una svolta innovativa a tutta l’azienda – continua Fausto Pinarello – e, assieme a Catterton, ho dato una svolta alla governance investendo su una nuova squadra. L’obiettivo è chiaro: dare una decisa accelerazione allo sviluppo del brand”.

L’obiettivo è quello di condurre l’azienda verso un futuro sostenibile in cui il marchio, con la sua indiscussa notorietà e reputazione, possa cogliere pienamente le grandi opportunità del futuro. Il mercato va verso un mondo di mobilità sostenibile in cui Pinarello rappresenta l’apice della piramide e uno dei brand più iconici al mondo nel settore delle biciclette sportive high-end.

Il nuovo team ha visto l’inserimento negli ultimi mesi di alcune figure chiave: 

Maurizio Bellin (Chief of Operations) con una profonda esperienza specifica nel mondo della bicicletta, prima come ciclista professionista e poi come Direttore Generale in uno dei più importanti gestori di componentistica per biciclette. Federico Sbrissa (Chief Marketing Officer) con una ventennale esperienza sia nel mondo della bici che dello sport in generale (Scapin, Garmont, Dynafit, Gruppo Salomon, Grup Andrea Greguoldo, Direttore Supply Chain). Proveniente da Safilo ha una consolidata esperienza nella gestione di catene di subforniture complesse. E poi Stefano Sacchet (Chief Financial Officer), in azienda dal momento in cui la maggioranza del pacchetto societario è passata nelle meni di Catterton 3 anni fa. Walter De Luca (Direttore Sales), anche lui già presente in azienda.

I soci hanno affidato la guida del Gruppo – sia per quanto riguarda il quartier generale italiano a Treviso che nelle filiali in USA e Gran Bretagna – Antonio Dus che entra in società con un investimento personale e come Amministratore Delegato con riporto al CdA. Avrà il compito di predisporre il nuovo piano industriale.

“Sono onorato di entrare a far parte di questo iconico marchio e lo faccio con la consapevolezza di entrare nell’Olimpo del ciclismo – sono state le prime parole di Dus -. Vedo un futuro in cui la bicicletta come mezzo per lo sport all’aria aperta e la mobilità sostenibile rivestirà un importante ruolo sociale. Un brand che ha sempre innovato così radicalmente nell’esigente mondo delle gare di massimo livello può dare un enorme contributo a questa visione del mondo”. Antonio, dopo alcune esperienze negli Stati Uniti e Australia, si è occupato con ruoli di crescente responsabilità in alcune aziende del settore sportivo. È stato infatti AD di Vibram e negli ultimi 5 anni AD del Gruppo Tecnica.

A Fausto Pinarello, socio fondatore e Presidente del Consiglio di Amministrazione, è stato affidato anche il ruolo di “Brand Guardian”. Si occuperà delle relazioni con il mondo delle gare, incluso il glorioso team Ineos che sarà legato al brand anche per i prossimi anni e che ha recentemente vinto il Giro d’Italia: “Pinarello sta portando a casa grandi soddisfazioni sul mercato così come nello sport – conclude – ma siamo convinti che il nostro brand, rappresentando il massimo punto di riferimento per il ciclista, debba ancora esprimere il suo pieno potenziale. Per questo abbiamo lavorato per creare una struttura organizzativa in grado di raggiungere questo ambizioso obiettivo”.

Intanto domenica a Variano in Friuli ci saranno le prove generali di quello che dovrebbe essere il tricolore di ciclocross del prossimo anno, 2022.

In base alle nostre informazioni a Daniele Pontoni, il campione del fuoristrada, dovrebbe essere stata assegnata l’organizzazione del campionato italiano per celebrare i 30 anni della vittoria mondiale a Leeds, in Inghilterra, quando l’atleta friulano correva in maglia Zalf Euromobil Fior e i 25 anni di Monaco di Baviera.

Per il 2023 dovrebbe essere la società Sportiva del Ponte di Mirko Barattin che dovrebbe mettere in cantiere la prova dell’italiano di ciclocross, società che ogni anno organizza a Faè di Oderzo l’Internazionale del Ponte, nel mese di dicembre, saltata nel 2020 causa pandemia covid. E infine il tricolore chiesto da Fausto Pinarello

A cura di Tina Ruggeri – Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata

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