Nuovo passo avanti nell’ambito della sicurezza stradale in Lombardia, con l’installazione e l’inaugurazione dei cartelli nella cittadina in Provincia di Monza-Brianza. L’evento si è svolto sabato scorso ed hanno presenziato il Sindaco Piermario Galli, il Vicesindaco Luigi Romano, il Comandante della Polizia Locale Giovanni Ranno ed Antonio Cortese, testimonial dell’iniziativa sostenuta dall’ACCPI e dall’associazione “Io Rispetto il Ciclista”, fondata da Marco Cavorso, Paola Gianotti e Maurizio Fondriest.
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L’importanza dell’installazione di questi cartelli a Barlassina è fondamentale per la posizione geografica della cittadina lombarda, a metà strada tra Milano e Como e dove quotidianamente passano centinaia di ciclisti su strade molto frequentate. In passato il Comune di Barlassina era luogo di sosta delle carrozze che viaggiavano verso la Svizzera e di ritorno, prima dell’apertura della linea ferroviaria internazionale Milano – Chiasso.
In questo periodo la sicurezza stradale resta un tema molto caldo e discusso, gli incidenti si susseguono ed è notizia delle ultime ore la discussione in Parlamento di una nuova proposta di legge che applicherà alcune modifiche al Codice della Strada. L’Italia cerca di fare qualche passo avanti affrontando la questione, ma resta ancora indietro rispetto ad altri Paesi Europei in cui il metro e mezzo di distanza è già legge da diversi mesi.
Il Sindaco Piermario Galli dice: “Grazie ad Antonio Cortese ed all’associazione Io Rispetto il Ciclista abbiamo accolto la loro proposta per sensibilizzare ulteriormente gli automobilisti. Noi ci impegnamo da anni nella applicazione di limiti di velocità ridotti a 30 km/h in gran parte del comune o nella creazione di nuovi itinerari ciclopedonali protetti per pedoni e ciclisti.
Antonio Cortese chiude con un messaggio: “Sicuramente non basta un cartello o fare proclami, bisogna educare chiunque alla cultura del rispetto nei confronti di ogni utente della strada, a partire dalle scuole e dai ragazzi che si approcciano a prendere la patente di guida. Il ciclista è sempre considerato l’utente debole, ogni piccolo passo in avanti per la sua tutela è fondamentale e noi nel nostro piccolo stiamo dando un contributo affinché questo avvenga”.
A cura di Andrea Giorgini Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata