La Granfondo Internazionale di Torino, ultima prova dell’InBici Top Challenge, si sposta a fine luglio. Ecco, tra una pedalata e l’altra, i tesori da non perdere dell’antico regno Sabaudo
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Sono poche le città che riescono ad avere un fascino regale e discreto come il centro storico di Torino. Ed è da qui che, sotto la collaudata regìa del Gs Alpi, partirà la prossima edizione della Granfondo Internazionale di Torino, ultima prova ufficiale dell’InBici Top Challenge.
Nel 2019 – grande novità della prossima edizione – la gara si sposterà a fine luglio, in quanto sarà una delle prove degli European Master Games che si svolgeranno nel capoluogo piemontese. Gli European Masters Games, che avranno luogo dal 26 luglio al 4 agosto 2019, si svolgono ogni 4 anni e sono aperti agli atleti di tutto il mondo: l’obiettivo è quello di promuovere l’attività fisica tra le nuove generazioni, creare occasioni di aggregazione e favorire la conoscenza del territorio.
Il biglietto da visita della Granfondo Torino sono le location di partenza ed arrivo, rispettivamente Borgo Medievale e Basilica di Superga.
La prima location, nel cuore del capoluogo piemontese, a due passi dalla Mole Antonelliana, è un museo a cielo aperto che sorge lungo le rive del fiume Po, nel Parco del Valentino, ed è una riproduzione fedele di un tipico borgo tardo medievale, circondato da palizzate, mura e fortificazioni e sovrastato da una Rocca.
La località d’arrivo non ha invece bisogno di presentazioni, visto che parliamo di una costruzione maestosa conosciuta in tutto il mondo il cui progetto risale al 1715. La sommità della collina è la seconda più alta di tutto il Piemonte con i suoi 672 metri, un tempio inaugurato il 1° novembre 1731 al cospetto di re Carlo Emanuele III di Savoia.
Torino si presenta come una città dal fascino unico, dove sono passati imperatori, sono nati regni, in cui il potere ha lasciato segni indelebili. Torino è oggi una metropoli che guarda al proprio passato puntando al futuro con l’ambizione di una una città che da piccolo villaggio pedemontano è divenuta la capitale di un regno e di una nazione, per poi trasformarsi in capitale del cinema e dell’automobile.
a cura della redazione iNBiCi magazine