Il 17 marzo nell’antica città dei Manfredi torna la Gran Fondo Cassani, classica d’apertura del ciclismo amatoriale e affascinante pretesto per scoprire i tesori di una delle città d’arte più belle del mondo
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Dopo un quarto di secolo ed oltre tremila chilometri percorsi, torna il prossimo 17 marzo a Faenza la Gran Fondo Davide Cassani che, nel 2019, taglierà il prestigioso traguardo dei 25 anni. Le iscrizioni partiranno ufficialmente il prossimo 1 ottobre e, da quella data, sul sito internet www.granfondodavidecassani.it saranno presenti tutte le informazioni per effettuare le iscrizioni online.
Al pari della Laigueglia, la corsa manfreda rappresenta “la classicissima” d’apertura della stagione amatoriale e, proprio per la sua particolare collocazione nel calendario, viene idealmente considerata lo spartiacque ufficiale tra la stagione “dei rulli” e quella del ciclismo all’aria aperta.
Ma al di là dell’aspetto agonistico (“che per noi – spiega l’organizzatore Franco Chini – passa sempre in secondo piano), la “Davide Cassani” – per statuto e per esplicita volontà del commissario tecnico della nazionale italiana – è nata e cresciuta con una mission precisa: favorire e sviluppare la passione del ciclismo fra i ragazzi, in modo particolare quelli della categoria “giovanissimi”, la base dei vivai in cui i ragazzi possono crescere e affermarsi come atleti e anche come uomini.
In particolare, a beneficiare dei proventi della Gran Fondo Cassani sono, ormai da vent’anni, proprio le due società organizzatrici – la S.C. Ceretolese di Casalecchio di Reno e la Polisportiva Zannoni di Faenza – che, proprio grazie alla manifestazione faentina – oggi tesserano oltre cinquanta ragazzi: “Il supporto concreto del ciclismo amatoriale all’attività giovanile – spiega il Ct Davide Cassani – non dev’essere un’eccezione, ma una regola virtuosa che, mi auguro, in futuro diventi virale. Del resto, questo modus operandi è nell’interesse di tutti, visto che i giovani di oggi diventeranno gli amatori di domani”.
Come lo scorso anno, anche nella prossima stagione la Gran Fondo Davide Cassani farà parte del circuito InBici Top Challenge (seconda tappa) e del Romagna Challenge (Info www.granfondodavidecassani.it).
La rassegna manfreda è anche l’occasione per scoprire una località che – per i suoi tesori artistici – viene considerata un autentico “gioiello” della Romagna. Tra le tappe obbligate in una visita a Faenza c’è senza dubbio il MIC – Museo Internazionale delle Ceramiche della città di Faenza. Si tratta di uno dei più importanti musei d’arte ceramica del mondo. La ceramica faentina è la maiolica che ha un procedimento particolare. L’oggetto da trattare viene rivestito con uno smalto bianco ve su questa base avviene poi la decorazione a pennello con colori brillanti che, cotti ad una temperatura di circa 950 gradi, donano all’oggetto una particolare brillantezza. Nelle sale espositive del MIC sono raccolte le opere delle officine di ceramica italiana dal Medioevo all’Ottocento, del Vicino Oriente Antico, di area mediterranea in epoca ellenistica, precolombiana e islamica. Un’ampia sezione è dedicata alla ceramica moderna e contemporanea. Dal 1963 il Museo promuove, con scadenza biennale, un concorso internazionale sulla ceramica artistica, che gli ha consentito di ampliare le sue raccolte con opere provenienti da tutto il mondo. Dal 2011 il museo si fregia del riconoscimento di “Monumento testimone di una cultura di pace”, assegnato dall’Unesco.
Faenza, oltre ad avere luoghi di particolare interesse e cultura, come musei e chiese, può vantare anche dei uno dei parchi giochi per bambini più belli d’Italia. Infatti qui troviamo il “Parco Bucci”, famoso proprio perché al suo interno ci sono vari animali, tutti liberi. Di essi fanno parte le tartarughe, cigni, pavoni che possono a loro volta girovagare nell’immenso oasi verde che li circonda.
Ma uno dei tesori più affascinanti della città manfreda è il centro storico costituito dalle piazze del Popolo e della Libertà su cui si affacciano il Palazzo del Podestà, la Cattedrale del sede della diocesi di Faenza-Modigliana, il portico degli Orefici, la Torre dell’Orologio, Palazzo Milzetti e il Teatro Masini.
a cura della redazione iNBiCi magazine