A fine marzo, nell’incantevole scenario delle Cinque Terre, è in programma la Granfondo Tarros Montura. Partendo da La Spezia, un tour mozzafiato tra i borghi antichi della Liguria
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Il terzo appuntamento dell’InBici Top Challenge sarà, il prossimo 31 marzo, con la Ganfondo Tarros Montura. Più che una gara, un vero e proprio weekend di eventi per appassionati e famiglie nel cuore del Parco Nazionale delle 5 Terre.
La manifestazione, che ha il suo naturale epicentro nella città di La Spezia, accenderà i riflettori da venerdì, con l’allestimento del villaggio e l’arrivo in città dei primi ciclisti.
Saranno in molti infatti a sfruttare l’occasione della gara per vivere con la famiglia un affascinante weekend nel comprensorio ligure.
Il villaggio prende vita nella giornata del sabato, quando i ciclisti potranno iniziare a ritirare il proprio Pacco Gara presso il Centro Allende. L’evento più atteso di questa giornata sarà senza dubbio la Mini Gran Fondo dedicata a tutti i bambini che si scateneranno a suon di pedalate. La loro vera festa continua al termine della “gara”, grazie alla condivisione di una ricca merenda. Non ci sarà un vincitore, ma tutti potranno gioire per una giornata di sport e amicizia, il preludio più bello per la gara vera e propria in programma domenica.
Il Villaggio EXPO, incastonato nei dintorni del Centro Allende in La Spezia, rappresenta il cuore pulsante della Gran Fondo Tarros Montura. Segreteria, iscrizioni con consegna del pacco gara, punto di ristoro, momenti ricreativi e spazi per espositori, sono solo alcune delle attività che prenderanno vita nel villaggio. A queste si aggiungono le premiazioni, le interviste, la merenda per i bambini e il pasta party a conclusione della gara.
Due i percorsi: il corto, di 87km e con 1900m di dislivello, può sembrare all’apparenza facile ma, in realtà, non è da sottovalutare vista la presenza di importanti asperità nella prima parte del tracciato; il lungo di 109km e con 2300 di dislivello, è invece un itinerario che non lascia un attimo di respiro, ma in grado di offrire emozioni indescrivibili.
La Gran Fondo Tarros Montura percorre, infatti, le strade delle 5 Terre, garantendo una panorama unico e “diverso” da quello che si è soliti trovare. I cicloturisti che decidono di iscriversi all’evento avranno la possibilità di conoscere nuovi scorci panoramici allargando la percezione di ciò che le 5 Terre rappresentano.
Quali sono dunque i luoghi da non perdere approfittando di questo weekend? Il tour non può non partire dalla città di La Spezia con il suo centro storico animato da profumi e colori, con alberi di bergamotto. Le case sono tutte contornate da giardini in stile Novecento con piante di palma al loro interno e un’architettura in stile liberty. Il centro storico offre anche l’occasione per scoprire tutta la città nella sua essenza con tipici vicoletti a serpentina e un affascinante lungomare costeggiato da un parco.
Da sempre meta degli amanti del buon cibo, La Spezia è una rinomata destinazione per tutti coloro che vogliono mangiare qualcosa di tipico, locale e genuino. Tra gli ingredienti principali della cucina de La Spezia troviamo il pesce, un gigantesco mercato ittico dove si possono acquistare prodotti freschissimi. In particolare, da assaggiare nella limitrofa Monterosso, le famose acciughe salate e conservate sotto sale e in vasi di terracotta. Il “libretto” è un pane caratteristico della provincia di La Spezia, molto buono, di forma rettangolare con un taglio al centro.
Da non perdere anche Corniglia, un antico borgo romano con una lunga e ricca tradizione agricola. Arroccato su di una suggestiva scogliera alta un centinaio di metri, Corniglia è l’unico paese ad essere quasi inaccessibile dal mare. Per raggiungerlo bisogna salire “Lardarina”, una lunga scalinata di mattoni (33 rampe con 377 gradini) o percorrere la strada carrozzabile che sale dalla ferrovia, per proseguire poi con Manarola, un paradiso di vitigni ed ulivi, un antico borgo dai colori salini nel quale le case sembrano nascere dalla scogliera della lunga e stretta marina. Le prime testimonianze storiche su Manarola appartengono alla seconda metà del Duecento e sono legate alle vicende del dominio della famiglia dei Fieschi di Lavagna. Questi ultimi, da tempo in lotta con la repubblica di Genova, furono battuti nel 1273 quando la Superba inviò una flotta di 14 galee per contrastare il ribelle Niccolò Fieschi, signore del borgo.
Da visitare assolutamente anche Monterosso, luogo molto amato da Eugenio Montale; le prime notizie storiche su questo borgo risalgono al 1201, quando i signori di Lagneto, proprietari del castello di cui oggi rimangono alcune rovine, stipularono una convenzione con Genova. Nel 1214 nasce la comunità monterossina e si edificano le prime fortificazioni per difendere il borgo dalle incursioni saracene, costruendo così il più imponente sistema difensivo delle Cinque Terre.
Poi Riomaggiore, che stretto tra due ripide colline terrazzate che scendono al mare, colpisce il visitatore con le sue case costruite in verticale e deliziosamente colorate; per poi arrivare a Vernazza, arroccata su di una maestosa ed affascinante scogliera. Vernazza compare già nelle cronache del 1080 come borgo fortificato ed efficiente base marittima dei marchesi Obertenghi, probabile punto di partenze e di approdo delle forze navali impiegate per la difesa dai saraceni.
a cura di Eleonora Pomponi Coletti