Anna Van Der Breggen è molto composta e visibilmente emozionata quando si presenta in conferenza stampa dopo il successo iridato di Innsbruck. “E’ stata una marcia di avvicinamento molto dura per me – spiega l’olandese – perché mi sono allenata duramente al fine di poter affrontare al meglio questo circuito così duro. Gli ultimi giorni sono stati davvero pesanti. Stamattina, quando mi sono svegliata, ho pensato che finalmente era finita. Oggi ho pensato solo a divertirmi in bicicletta, non ho pensato ad altro”.
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Detta così sembra essere stato quasi facile, ma in realtà non è stato così: “Non pensavo di trovarmi da sola in testa a due giri dalla conclusione. Quando ho capito che avrei potuto fare la differenza, però, ho capito che avrei dovuto insistere nella mia azione. Da quel momento in poi ho pensato solo a spingere sui pedali, ad andare più veloce che potevo”.
L’Olanda partiva da favorita, ma chiaramente non c’era solo la Van Der Breggen come favorita numero uno. La formazione Orange aveva in squadra atlete del calibro della campionessa uscente Chantal Blaak e Annemiek van Vleuten, vincitrice del titolo iridato a cronometro. “Probabilmente sono riuscita ad esprimermi al meglio perché non ho avvertito la pressione mediatica su di me – spiega la Van Der Breggen -, dopo la cronometro tutti hanno pensato che Annemiek avrebbe potuto fare la doppietta. per me, partire un po’ più nell’ombra rispetto a lei è stato un vantaggio. Quando sei in una nazionale così forte devi sempre dimostrare che sei lì per un motivo, e io volevo conquistare a tutti i costi questa maglia”.
Con questo trionfo, la Van Der Breggen centra l’unico titolo che le mancava in carriera, dato che è riuscita a conquistare la medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro.
A cura di Carlo Gugliotta, inviato a Innsbruck per InBici Magazine