Una squadra forte, completa, con diverse punte adatte a tutte le situazioni di gara. Il 2019 ha consacrato la Jumbo-Visma come una delle squadre più forti dell’intero World Tour, come testimoniato dai risultati ottenuti durante la stagione e nell’appuntamento chiave del Tour de France. 51 vittorie, maglia gialla nelle prime 2 tappe della Grande Boucle, condita da 4 successi parziali nella corsa francese.
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La stella del team è Primoz Roglic, che nelle ultime stagioni ha bruciato le tappe: da corridore in ascesa è passato a corridore vincente nel giro di un paio d’anni. Lo sloveno, che ha iniziato tardi la carriera nel ciclismo su strada, ha chiuso il Giro d’Italia al terzo posto e ha vinto la Vuelta a España, firmando il primo successo della carriera in un grande giro. Oltre a questi risultati, si è imposto ad UAE Tour, Tirreno-Adriatico, Giro di Romandia, Giro dell’Emilia e Tre Valli Varesine. Costante nell’arco della stagione, è pronto a presentarsi ai nastri di partenza del Tour de France con ambizioni di vittoria: forte a cronometro e in salita, è il prototipo del ciclista moderno per i grandi giri. Il tutto, condito anche dalla prima posizione nel ranking UCI.
Il mercato invernali, inoltre, ha portato in seno alla squadra olandese anche Tom Dumoulin. Reduce da una stagione sfortunata (di fatto messo fuori gioco da una caduta al Giro d’Italia prima ancora che la corsa iniziasse veramente), l’olandese punta a ripartire e, stando ai piani di inizio stagione, affiancherà Roglic al Tour de France assieme al connazionale Steven Kruijswijk: un terzetto che sulla carta può puntare in alto, sfruttando i punti di forza dei tre atleti. L’unico punto di domanda riguarda la convivenza di Roglic e Domoulin, con Kuijswijk un gradino sotto nelle gerarchie: dovessero trovarsi in lotta per il podio e la vittoria finale, la superiorità numerica potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio come dimostrato ad esempio dalla Movistar nelle ultime stagioni. Il potenziale, in ogni caso, è straripante.
La forza della squadra, però, non si ferma qui: Wout Van Aert ha dimostrato di essere pronto a giocarsi le proprie carte nelle grandi classiche delle pietre. Nel 2019 ha vinto poco ma ha maturato esperienza che gli potrà servire nei prossimi anni, dove si preannuncia come la nemesi di Mathieu van der Poel in un duello che abbiamo già avuto la fortuna di gustare nel ciclocross. Cronoman di alto livello, è anche un vagone fondamentale nelle cronosquadre, senza dimenticare l’ottimo spunto veloce nelle volate ristrette e la resistenza anche sui brevi strappi.
Per le volate, invece, la punta è Dylan Groenewegen, che ormai da due-tre stagioni è tra gli sprinter più forti al mondo. Dotato di una potenza senza eguali in gruppo, può farsi valere nei grandi giri come cacciatore di tappe, anche se manca di completezza per lottare alla pari di corridori come Peter Sagan per la maglia verde.
Tirando le somme, la Jumbo-Visma si presenta al via della nuova stagione probabilmente come la squadra più forte del lotto. La gestione delle risorse, però, sarà fondamentale per trasformare le aspettative e le ambizioni nei risultati che tutti, componenti della squadra in primis, si aspettano.
Articolo a cura di Gianluca Santo per InBici Magazine