Domenica 26 febbraio è in programma l’edizione 2024 della Kuurne-Bruxelles-Kuurne, corsa che apre il periodo delle classiche del Nord giunta ormai alla sua 76ma edizione. In Belgio si va alla caccia del sostituto di Tiesj Benoot, con una lista partenti di primissimo livello che è garanzia assoluta di spettacolo elevato.
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Immancabili i tratti in pavé, così come i muri in ogni corsa da un giorno in terra fiamminga che si rispetti. Sono piccole e poche le novità per quel che riguarda il percorso rispetto alle edizioni precedenti, con i ciclisti che dovranno percorrere 196,4km prima di passare sotto lo striscione del traguardo. Anche quest’anno sono 13 in tutto le asperità da affrontare, con gli ultimi sessanta chilometri tutti in pianura che potrebbero portare ad un ricongiungimento e ad una volata finale tra un gruppo piuttosto numeroso.
Spazio però per provare a fare selezione, nei primi due terzi di gara, è presente in abbondanza. In avvio di gara spazio per il Volkegemberg e il Lepelstraat, rispettivamente affrontate come secondo e terzo muro di giornata. La corsa potrebbe esplodere sul Mont Saint Laurent, uno dei punti più critici e complicati di ogni edizione di questa corsa, con i suoi 1200 metri su fondo in pavé e al 7,3% di pendenza media.
Le ultime due difficoltà altimetriche di giornata saranno la Côte de Trieu e il Kluisberg. La prima si affronterà dopo 127,7km dalla partenza, e ha una lunghezza di 1,2 km con una pendenza media del 7,1%. L’ultimo muro invece si scollinerà a 61km dal traguardo (l’anno scorso dalla cima erano invece 52), un chilometraggio in cui i velocisti che sono rimasti attardati hanno parecchia possibilità di riorganizzarsi con le proprie squadre e rientrare sulla testa della corsa.
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