“Lo dico non solo da medico ma anche da mamma: i bambini non vedono l’ora di tirare fuori le loro biciclette, ed è giusto che dal 4 maggio inizino a pedalare sotto la supervisione di un adulto. Pedalare è una delle attività che piacciono di più ai bambini e con la bici possono sfogare tutta la loro energia, il loro entusiasmo e la voglia di giocare”. Ad affermarlo è la dottoressa Elena Bozzola, medico di Pediatria Generale e Malattie Infettive del Bambino Gesù e segretario nazionale della Società Italiana di Pediatria, nell’intervista video realizzata sulla pagina Facebook di InBici Magazine e sul canale YouTube InBici Top Channel.
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A partire dal 4 maggio inizierà la cosiddetta fase 2 dell’emergenza sanitaria Coronavirus, e tra le attività permesse ci sarà anche quella di fare sport all’aria aperta. “Il 4 maggio non ci sarà un fuori tutti perché il Coronavirus non è ancora stato sconfitto – spiega la dott.ssa Bozzola – ma verrà solo rallentato il lockdown generale. Sicuramente è consigliato far fare ai bambini dell’attività motoria all’aria aperta, ma dobbiamo sempre ricordarci che un bambino non ha il senso del pericolo come noi, quindi ci deve essere sempre la presenza di un adulto a sorvegliarlo, al fine di fargli rispettare quelle regole che sono la principale arma che abbiamo per combattere il Covid-19. La principale regola è quella di mantenere il distanziamento sociale, una distanza superiore a un metro in caso di svolgimento di attività fisica. Questa regola deve essere applicata anche dai più piccoli, che devono stare a debita distanza di sicurezza dagli altri bambini che non fanno parte del loro nucleo familiare. La seconda regola è l’igiene: lavarsi sempre le mani con acqua e sapone o utilizzare delle soluzioni igienizzanti. I bambini sono abituati a toccare tutto, ma devono sempre pulirsi bene le mani prima di toccarsi naso, occhi e orecchie”.
Di certo, mantenere la distanza di sicurezza non sarà semplice, ma sarà uno dei compiti più importanti per i genitori: “Mi rendo conto che se un bambino dovesse vedere un suo amichetto dall’altra parte della strada, sicuramente vorrà correre da lui. Chiedo a tutti i genitori di rispettare tassativamente le regole di distanziamento. Non dobbiamo pensare “ma sì, andiamo a salutare l’altro bambino, cosa vuoi che possa capitare?”, altrimenti la curva del contagio potrebbe risalire. Inoltre, stiamo attenti ai nonni e tutti gli affetti cari: se una persona anziana dovesse andare a trovare un bambino, e quest’ultimo risultasse essere asintomatico, potrebbe trasmettere il virus, e il tutto potrebbe sfociare in un contesto tragico”.
Tornando alla pratica del ciclismo, bisogna quindi ricordare che “il Coronavirus non risparmia i bambini, in Italia ci sono circa 300 casi di bambini affetti da Covid-19 e il 20% di questi hanno meno di 2 anni. Stanno sviluppando una sintomatologia più lieve, e solo in pochi casi hanno bisogno di ricovero in terapia intensiva”. Anche i bambini che stanno intraprendendo un percorso che un giorno li potrebbe portare a diventare degli agonisti devono rispettare le norme igienico-sanitarie e di distanziamento: “La bicicletta è un’attività che permette il distanziamento sociale, la cosa importante che i bambini devono tener presente è che fare sport all’aria aperta fa molto bene. Devono ricordare il distanziamento sociale è l’igiene, e soprattutto devono buttarsi alle spalle tutta quell’atmosfera di preoccupazione che potrebbero aver assorbito da noi adulti. L’importante è ricominciare in maniera graduale, senza abusare dell’energia che sicuramente non mancherà”. Per quanto riguarda una possibile ripresa delle gare a livello giovanile, la dott.ssa Bozzola preferisce non sbilanciarsi: “Auspico una ripresa delle gare nel 2020, ma non bisogna avere fretta. Prima o poi l’emergenza Coronavirus rientrerà e tutti i bambini riusciranno a recuperare il tempo perso, il tempo rubato alla loro attività. Speriamo che questa emergenza possa concludersi il prima possibile. Se rispettiamo le regole riusciremo a poco a poco a liberarci dal lockdown”.
La cosa migliore da fare, quindi, è quella di salire in sella insieme ai propri bambini: “le regole di distanziamento sociale non valgono per un papà o una mamma, visto che fanno parte dello stesso nucleo familiare del proprio figlio. Bisogna mantenere la distanza con le persone che non fanno parte del proprio nucleo familiare. Per questo invito tutti i papà e le mamme a pedalare insieme ai propri bambini a partire dal 4 maggio. Stiamo trascorrendo molto tempo con i nostri bambini, ed è giusto fare attività fisica insieme, aumentando ancora di più il legame tra genitori e figli”.