Il DPCM del 24 ottobre interviene in modo decisivo anche nell’attività sportiva. Nell’articolo pubblicato subito dopo l’entrata in vigore dello stesso (link sotto) abbiamo sottolineato come il ciclismo sia interessato in parte. Questo non vuol dire che non ci siano indicazioni da dare anche riguardo l’attività. La Segreteria Generale della FCI proprio oggi ha diramato un comunicato ufficiale in riferimento all’attività giovanissimi, promozione giovanile e master.
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Per capire nel dettaglio come il DPCM del 24 ottobre cambia il modo di svolgere l’attività abbiamo sentito i consiglieri federali referenti e i responsabili di settore.
Per quanto riguarda l’attività di formazione della Federazione, il vice presidente vicario Daniela Isetti ha spiegato: “Con l’entrata in vigore del nuovo DPCM non cambia nulla rispetto a quanto già facevamo. Le lezioni teoriche le svolgiamo tutte su piattaforma zoom; le pratiche in presenza e all’aperto con distanziamento personale e non più di uno alla volta.
Per quanto riguarda gli esami pratici, oltre al distanziamento e uno alla volta, li programmiamo in orari differenziati per gruppi di 5. Le attività di formazione della Federazione da tempo hanno applicato la regola del 75/25 adesso imposta agli alunni delle superiori: 75% delle ore a distanza e 25% delle ore in presenza.”
Nessun sostanziale cambiamento anche per quanto riguarda l’attività su strada. Ruggero Cazzaniga, responsabile dei settori strada e pista: “I nostri protocolli sono stati validati da tempo e considerati come punto di riferimento. Non cambia nulla e, per quanto di nostra competenza, andiamo avanti come in passato”.
Analogo discorso anche per l’attività fuoristrada. Federico Campoli, consigliere FCI e referente del Settore Fuoristrada sottolinea l’importanza dell’ottimo lavoro svolto dalla FCI che attraverso l’attuazione dei protocolli ha ripreso, a suo tempo, l’attività in sicurezza: “Fortunatamente non cambia molto nel nostro sport che non è, oggi, anche per virtuosismo nell’applicazione dei protocolli sanitari e nel rispetto di questi ultimi da parte di ogni atleta, nell’occhio del ciclone. Infatti, nelle manifestazioni svolte fino ad ora non ci sono stati casi. Alla luce dell’ultimo DPCM, che non pone dinieghi restrittivi ma evidenzia l’appello a seguire responsabilmente le normative già in atto, le gare di valenza nazionale potranno essere svolte, come si sono svolte dal momento in cui è stato possibile riprendere l’attività e cioè nel totale rispetto dei protocolli sanitari. Con l’incentivo anche ad allenarsi singolarmente. Quando abbiamo ripreso l’attività – ha voluto sottolineare Campoli – abbiamo ricevuto solo feedback positivi a dimostrazione che lo sport, ed in particolare il ciclismo, porta con sé disciplina e senso di responsabilità.”
Aspetto confermato anche da Paolo Garniga, responsabile del settore “Nulla cambia considerato anche che le gare appartengono al Calendario Nazionale. Il Fuoristrada non ha “soste” visto che sono ancora in programma manifestazione di mtb e nel contempo siamo in piena attività con il ciclocross. E’ chiaro che “del domani non v’è certezza”; potrebbe accadere che qualche sindaco potrebbe negare le autorizzazioni, che non ci sarà pubblico, ma noi continueremo ad impegnarci, ad applicare il protocollo è a far gareggiare giovani, agonisti e master”.
Anche il BMX, attività che si svolge in impianti all’aperto, non dovrebbe subire particolari sofferenze. Paolo Fantoni, consigliere FCI: “Il nuovo DPCM fortunatamente non ha modificato la nostra attività, né nelle modalità né nei contenuti.
Anche se bisognerà fare le doverose differenziazioni regionali, per quanto riguarda il BMX si può dire che tutto è rimasto come prima. E’ un settore che ha dimostrato in questi mesi di sapersi adattare velocemente alla situazione in continua evoluzione, garantendo a tutti gli atleti la massima sicurezza possibile. Abbiamo messo a norma tutti gli impianti utilizzati in Italia, grazie al prezioso aiuto del protocollo istituito dalla Federazione Ciclistica, seguito scrupolosamente da tutte le società. Il BMX si è dimostrato essere è uno sport sicuro, reso ancor più sicuro da società che mettono la tutela degli atleti al primo posto. Questo è stato un 2020 difficile, ma abbiamo avuto il coraggio e lo spirito di adattamento giusto per non fermarci”.
Il mondo amatoriale è forse quello che ha temuto maggiormente da questo nuovo decreto, visto anche lo stop generale a questo tipo di attività. Ma per quanto riguarda il ciclismo l’impatto è limitato, come spiega il consigliere federale Gianantonio Crisafulli: “Siamo alla fine della stagione e in questo periodo dell’anno non sono previste manifestazioni regionali. Fermo restando la validità dei nostri protocolli e la possibilità, prevista anche nel DPCM, dell’allenamento individuale, ci tengo però ad invitare tutti gli amatori che escono per il loro allenamento di rispettare distanziamento e a realizzare la propria uscita a effettivamente a livello individuale”.
“Non rientrando in attività agonistica – ha chiarito Maurizio Ciucci, consigliere federale referente per l’attività giovanile e uno degli artefici dei protocolli federali – il mondo giovanile ha fermato lo svolgimento delle gare. Grazie ai protocolli federali in questi mesi siamo riusciti a rianimare un calendario che il lockdown primaverile aveva azzerato. Abbiamo praticamente recuperato buona parte delle gare, riuscendo ad organizzare manifestazioni a tutti i livelli. E’ mancato solo il Meeting Nazionale che, per il numero dei partecipanti coinvolti non si sarebbe potuto svolgere in totale sicurezza. Speriamo di recuperarlo il prossimo anno.
L’attività giovanile, però, non è ferma, anzi è più via che mai. Continuano gli allenamenti e questo mese sarà l’occasione per sviluppare abilità di base.
I numeri del tesseramento sono stati in calo (come era prevedibile) in periodo di lockdown, al termine del quale è iniziata una graduale ripresa. Adesso abbiamo un incremento dettato anche dalla scelta di molte famiglie di portare i propri figli a fare ciclismo, essendo uno degli sport che non si sono fermati e che garantiscono la miglior sicurezza dal punto di vista del distanziamento sociale, garantendo al contempo una buona attività di base.
La situazione generale del paese è in continua evoluzione ed è pertanto impossibile fare previsioni, però noi ci auguriamo che il prossimo anno, almeno per quanto riguarda il ciclismo, si possa tornare alla normalità”.
Per concludere, il vice presidente della FCI, Michel Gamba, allarga lo sguardo oltre il limite temporale del DPCM (che lo ricordiamo scade il 24 novembre) e sottolinea ancora l’importanza dei contributi che la Federazione ha deliberato e stanziato già nel Consiglio Federale del 10 agosto 2020, per agevolare e supportare le Società in questo processo, nell’eccezionalità del periodo:
“La Federazione Ciclistica Italiana vuole sensibilizzare ancora di più, e proprio in questo momento che segue l’ultimo DPCM del 24 ottobre, le Società ai contributi stanziati dalla stessa a favore dell’attività, in particolare quella giovanile, per agevolare ogni società, anche quella che sceglierà di affiliarsi per la prima volta, nel 2021. Due le tematiche fondamentali: Affiliazione e Tesseramento. Per quanto riguarda l’affiliazione ricordiamo che il 50% della quota affiliazione versata per la stagione 2020 sarà riconosciuta a ciascuna società ed è accreditata già a partire dal mese di ottobre. Tale importo può essere utilizzato solo per affiliazioni 2021, purché la suddetta affiliazione venga rinnovata entro il 28 Febbraio 2021. Dopo tale data, la somma non sarà più disponibile. Il costo dell’affiliazione 2021, inoltre, in via eccezionale sarà ridotto del 50% per tutte le società, anche le nuove affiliazioni.
Per quanto riguarda il tesseramento, la FCI ha previsto due linee di intervento per agevolare le Società: un contributo del 25% della quota versata per i tesseramenti ed un bonus di 10 euro per ciascun atleta delle categorie PG, Giovanissimi, Esordienti, Allievi, Juniores, Under23 e Elite s.c. (M/F) tesserato nel 2020, spendibile solo per tesserare atleti agonisti, entro il 28 febbraio 2021.
La somma spettante a ciascuna società sarà accreditata sempre a partire dal mese di ottobre e potrà essere utilizzata solo per i tesseramenti 2021, purché effettuati entro il 28 febbraio 2021.
Questo, bonus di 10 euro, – sottolinea Gamba – è un intervento per favorire il tesseramento delle categorie giovanili e agonistiche che si aggiunge al contributo del 25%”