Riceviamo e pubblichiamo una lettera che ci è stata inviata da Franco Nardone, nostro assiduo lettore.
Training Camp Spagna Costa Blanca
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Un'esperienza imperdibile per gli appassionati di ciclismo
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Vi racconto una mia esperienza personale.
Tornando dal mio giro in bici, 112 km circa.
IO: “Mamma, papà, ho forte male allo sterno, proprio lì, all’altezza del cuore, sotto la clavicola, ma mi preoccupa il nervo o non so cosa sia del braccio fino al gomito..sarà mica un infarto??”.
MIA MADRE: “Come ti sarai fermato avrai fatto qualche movimento inconsueto ed avrai preso un colpo d’aria, insomma un dolore intercorstale….vai a riposare un po vedrai che passa”.
Il dolore invece si fa sempre più forte, tanto forte che si accende un’insofferenza verso rumori, luce e qualsiasi cosa io lo collegassi ad un mancato riposo che ne alleviasse l’insistenza.
Si parte d’urgenza per il PS di Ortona, che non rilevano chiaramente nulla nell’immediato, pulsazioni regolari di uno sportivo appena rientrato, 90-110 per l’esattezza, considerando che ero agitato per il dolore e piangevo. I medici, allarmati dalla mia insistenza, mi mandano in visita cardiologica.
Il cardiologo di turno, seppure avessi dolore, ricordo benissimo il suo modo, la sua aria, con sufficienza mi chiede le generalità, e mi chiede spiegazioni al mio dolore per due volte… bene, ho capito che voleva valutare il mio stato di coscienza, la mia lucidità, e vi assicuro che aveva al 100% compreso il dolore. Ho capito che voleva avere una descrizione dettagliata, ma di pìù cosa potevo dire oltre ai sintomi inizialmente indicati??
Il dottore quasi scocciato della mia presenza borbotta qualcosa e si gira verso una ragazza, dottoressa? Infermiera?? Non lo so…però vi giuro ho sentito benissimo ciò che disse: “vabbè ho capito, va in bici, questo farà uso di sostanze, facciamogli un tossicologico ed una tac alla testa”.
Ora, chi mi conosce sa, ovviamente, ma io mi chiedo: chi non conosce in generale, ed ha o almeno avrebbe una preparazione medico scientifica, se non di vita, un tossico credo si riconosca no? Non lo so…ma sono stato alla fine dimesso,senza riscontri di tossicodipendenza, o di follia postuma a trauma… e soprattutto senza che mi hanno fatto ripetere le analisi del sangue.
Tutto finito???No!
Per farla breve, il lunedì mia madre mi ha obbligato a ripetere le analisi presso il centro di laboratorio analisi Galeno, che in serata chiama d’urgenza il mio dottore, il quale per ultimo avvisa mia madre di portarmi d’urgenza a Chieti tramite PS. Il motivo me lo hanno tenuto nascosto, pensavo al famigerato Covid, invece no. Dalla cardiologia, una gentile donna di Ortona che di vista so chi è ma non so come si chiama, mi comunica con degli occhi un po’ tristi ed una sensibilità unica: “Nardone lei aveva capito bene. Sabato era un infarto”.
Il giorno seguente mi hanno operato per angioplastica. Dunque cari amici miei, le riflessioni sono davvero poche, ma forti… 1) GRAZIE A MIA MADRE 2) GRAZIE AL LABORATORIO 3) GRAZIE AL MIO DOTTORE 4) GRAZIE A TUTTO LO STAFF DELL’UTIC DI CHIETI, TUTTI COMPRESO OSS 5) GRAZIE ALLO SPORT CHE MI HA RESO IL CUORE FORTE ED ALLENATO ALLO SFORZO, ALLA SOFFERENZA 6) GRAZIE ALLE SANE ABITUDINI 7) GRAZIE A TUTTI GLI AMICI CHE MI HANNO SUPPORTATO E SOPPORTATO.
Per il resto non aggiungo altro, volevo raccontarvi questa storia di grande fortuna, o di strane coincidenze così..giusto per dirvi che la vita è bella,ci sono tantissime cose belle della natura da vivere. Non dovete sottovalutare piccoli segnali, il corpo vi parla sempre, senza diventare ipocondriaci, ascoltatelo. La cosa più brutta, ciò che mi ha fatto più male, è stato vedere i miei piangere …questa cosa non ancora la supero…però come direbbe qualcuno penso al domani e per fortuna la racconto.
Franco Nardone