La 33° edizione del Giro d’Italia Donne lascia l’isola dopo tre tappe condizionate da un clima molto caldo e paesaggisticamente molto spettacolari. Sono state tre frazioni veloci, corse ad alto ritmo e che ha avuto tre vincitrici di assoluto spicco. In serata la carovana si dirige verso Cesena, da cui la gara ripartirà lunedì con scenari agonistici molto differenti.
Faulkner, Balsamo e Vos: tre grandi atlete che hanno onorato la prima parte di Giro Donne 2022 grazie ai loro successi, e con l’italiana che ripartirà dalla Romagna vestendo per il secondo giorno consecutivo la Maglia Rosa. L’olandese della Jumbo-Visma, oggi al 31° successo in carriera al Giro, ha solo 6” di distacco da Elisa in classifica generale e a Cesena avrebbe chance di poterla scavalcare, ma la durezza del percorso invita anche le atlete di classifica a voler rivoluzionare la generale in vista delle Alpi.
Atlete come Longo Borghini, Van Vleuten e Cavalli, che tra ieri ed oggi sono rimaste ben protette in gruppo, sono propense a compiere interessanti azioni d’attacco, senza dimenticare scalatrici del calibro di Mavi Garcia, Amanda Spratt, Juliette Labous, Erica Magnaldi e Gaia Realini. Il Barbotto, con le sue ripide pendenze fino al 18% è molto invitante e una occasione da non lasciarsi scappare, anche se le grandi salite arriveranno nei giorni successivi.
Una nota di merito va a Charlotte Kool, olandese della DSM, capace di migliorarsi nei due sprint di Tortolì e Olbia, piazzandosi prima terza e poi seconda: è una atleta che nelle prossime tappe di pianura, in particolare a Reggio Emilia e Padova, si meriterebbe almeno un successo parziale.
La Sardegna, con i suoi scorci interni e costieri, lascerà un ricordo indelebile nella mente delle atlete e degli addetti ai lavori presenti. I tifosi, sia locali che turisti, sono accorsi numerosi a Cagliari, Villasimius, Tortolì, Cala Gonone e Olbia, ad omaggiare la gara con grande affetto e stima nei confronti delle ragazze, in modo da portarsi a casa qualche momento vissuto insieme alle più grandi campionesse del ciclismo mondiale.
A cura di Andrea Giorgini Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata