In questi giorni si sta disputando la centoundicesima edizione del Tour de France, uno dei tre Grandi Giri del ciclismo professionistico insieme al Giro d’Italia e alla Vuelta a España, che fa parte del calendario UCI World Tour. Conosciuto come la Grande Boucle (traducibile letteralmente come il “grande ricciolo) per via della forma che il percorso assume girando attorno al paese fino a giungere a Parigi, il Tour de France è un evento ciclistico che ha una rilevanza mondiale che viene disputato ogni anno dal 1903 nel periodo compreso tra la fine di giugno e luglio.
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Le origini del Tour de France
La storia del Tour de France ebbe inizio nel 1903, quando il direttore del giornale francese “L’Auto-Vélo” Henri Desgrange, per risollevare le vendite del quotidiano, accolse il suggerimento di Géo Lefèvre, un giovane giornalista che aveva proposto una gara di ciclismo di sei giorni che attraversasse tutta la Francia, nulla di mai visto prima. Al via del primo Tour de France si presentarono in un’ottantina, cimentandosi in sei tappe massacranti, per una lunghezza complessiva di 2.428 km, su strade sterrate. Il vincitore della prima storica edizione, che fu completata da soli 21 corridori, fu il francese Maurice Garin.
Evoluzione e sfide: un secolo di cambiamenti
L’idea del Tour de France fu un successo, e “L’Auto-Vélo” continuò ad organizzare la corsa fino al 1940. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, dal 1947 al 1965, l’organizzazione passò ai quotidiani “L’Équipe” e “Le Parisien libéré”, mentre nel 1965 subentrò l’Amaury Sport Organisation, società che gestisce corse importanti come la Vuelta a España, la Paris-Roubaix e la Liegi-Bastogne-Liegi. Nel corso del suo secolo di storia, il Tour de France ha subito numerose trasformazioni. Il percorso si è allungato e diversificato, facendo diventare iconiche alcune tappe come quella del Col du Tourmalet e il Puy de Dôme. Le regole della corsa sono state progressivamente modificate per garantire maggiore equità e sicurezza, introducendo la maglia gialla (colore scelto per la tinta gialla delle pagine del quotidiano “L’Auto-Véko”) come simbolo del leader della classifica generale nel 1919.
Come funzionano le scommesse sul Tour de France in Italia
Parallelamente allo svolgimento della corsa, gli appassionati di ciclismo possono mettere a frutto la propria conoscenza di questo sport effettuando delle scommesse sul Tour de France. Nel caso non si avesse un’idea precisa su quali siano i corridori favoriti per la vittoria di ciascuna tappa è possibile dare uno sguardo alle quote Tour de France comparate dal sito Scommesse.io nella pagina linkata poc’anzi. Grazie a queste indicazioni di massima, che indicano le possibilità di successo dei vari corridori, è possibile fare delle previsioni più o meno attendibili sui vincitori di questa edizione che vede come favoritissimo lo sloveno Tadej Pogačar.
Anquetil, Merckx, Hinault, Indurain: leggendari eroi su due ruote
Il Tour de France ha consacrato alcune leggende del ciclismo: tra questi, vanno citati giganti del calibro di Jacques Anquetil, primo ciclista a vincere cinque edizioni. Condividono lo stesso traguardo raggiunto da Anquetil anche Eddy Merckx, ciclista belga tra i più vincenti della storia soprannominato “il Cannibale” per la sua insaziabile fame di vittorie, un altro francese, Bernard Hinault e lo spagnolo Miguel Indurain. Le imprese epiche di questi corridori nel corso dei decenni sono state in grado di ispirare generazioni di ciclisti e appassionare milioni di tifosi in tutto il mondo.
Ombre e controversie
Nonostante un fascino indiscusso, il Tour de France ha vissuto anche momenti bui, a partire dalle interruzioni per le due guerre mondiali, passando per gli scandali legati al doping che ne hanno macchiato la reputazione (si pensi alle sette edizioni revocate a Lance Armstrong, che aveva conquistato il Tour de France consecutivamente dal 1999 al 2005), ma che nonostante ciò hanno scalfito la sua aura mitica. Non a caso, ai giorni nostri, il Tour de France rappresenta molto più di una semplice corsa ciclistica, qualificandosi come un evento globale capace di catalizzare l’attenzione di milioni di persone in tutto il mondo, esaltando la tenacia, il sacrificio e passione per lo sport degli atleti che vi partecipano e che diventano protagonisti di storie epiche.
Il Tour de France oggi
Il Tour de France oggi rappresenta un patrimonio culturale e sportivo inestimabile, una celebrazione della forza e della tenacia umana, nonché della bellezza del paesaggio francese. La sua storia, ricca di trionfi e sfide, continuerà ad ispirare generazioni di ciclisti e appassionati di sport per sempre. Oltre ad essere una competizione sportiva, il Tour rappresenta un’occasione di unione e condivisione, nonché un modo per far conoscere la Francia e le sue bellezze. Ogni anno tifosi da tutto il mondo si riversano lungo le strade per sostenere i propri beniamini, creando un’atmosfera di festa e convivialità (benché a volte capiti di trascendere).
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