La Vini Zabù – Pro Cycling Team, che si era già auto-sospesa dalle corse dopo il caso di positività del suo tesserato Matteo De Bonis, ha annunciato di aver rinunciato alla Wild Card per il Giro d’Italia.
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Dunque – come si legge nella pagina Facebook ufficiale della squadra – “il Team ha concordato con il proprio main sponsor di non partecipare al Giro d’Italia, nonostante abbia dimostrato agli organi competenti di aver adottato le più diligenti misure per combattere il doping”.
Secondo la nota de La Vini Zabù “l’investigazione interna ha confermato la totale estraneità degli atleti e di tutto il team a qualsiasi pratica scorretta”.
“Il main sponsor ed il Team – prosegue la nota – hanno sensibilizzato l’atleta De Bonis a collaborare fattivamente con gli organi inquirenti, affinché questo episodio increscioso possa trasformarsi in un efficace strumento di lotta per debellare le organizzazioni che commerciano sostanze vietate. Dalla effettiva attività di collaborazione con gli organi inquirenti dell’atleta De Bonis – prosegue il comunicato della squadra – dipenderà la scelta di adire o meno le vie legali a risarcimento degli enormi danni subiti”.
Poi una dura reprimenda sul ricorso alle pratiche dopanti: “Coloro che decidono di violare i principi dello sport etico con l’assunzione di sostanze proibite danneggiano non solo loro stessi, ma l’intera squadra di apparenza (i colleghi, i membri del personale, i dirigenti sportivi e gli sponsors). La nostra decisione di non partecipare al Giro di Italia vuole sottolineare il pregiudizio che l’illecita condotta del singolo può arrecare all’intera squadra, con effetti devastanti per chi, invece, profonda il massimo impegno per consentire ai ciclisti di gareggiare. La nostra rinuncia alla corsa più ambita dai ciclisti italiani è un gesto di amore verso il ciclismo”.
Lo sponsor – conclude la nota – “garantirà l’attuazione dei contratti di sponsorizzazione per tutto l’anno in corso, affinché sia lo sport a vincere”.
Ricordiamo che la positività di De Bonis era la seconda in un periodo di dodici mesi per la Vini Zabù dopo quella annunciata il 22 ottobre 2020 ai danni di Matteo Spreafico (era risultato positivo all’ostarina) e riscontrata in due campioni prelevati durante il Giro d’Italia il 15 e il 16 ottobre.
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