Una vittoria cercata, attesa, strappata con i denti. La Siena – Bagno di Romagna porta finalmente la firma di Andrea Vendrame.
Il corridore di Santa Lucia di Piave ha vinto la sua tappa alla corsa rosa. Due anni fa, secondo a San Martino di Castrozza dopo un inferno di forature, rottura di bicicletta e del cambio. Poi una infinità di piazzamenti, una vittoria, due anni fa, unico italiano, alla Tro – Bro – Leon e l’obiettivo messo nel mirino: una tappa.
Lo aveva promesso, quella con arrivo a Cortina, lungo le sue strade. Ma ha anticipato i tempi. Esulta Andrea e soprattutto ringrazia chi gli ha permesso di ottenere tutto questo: “Dopo il mio incidente a San Martino di Colle Umberto, quando una macchina mi ha investito mentre mi allenavo, praticamente vicino alla casa di Ottavio Bottecchia e il monumento al campione, ho subito numerose operazioni al viso. Sono stato anche sul punto di mollare tutto.
Ma Luciano Rui mio diesse in Zalf e insieme a lui Gianni Faresin, che è tuttora il mio preparatore, ho ritrovato la forza di risalire in bici. Il terzo posto all’Europeo, a Plumelec in Bretagna grazie alla convocazione di Marino Amadori, mi hanno permesso di rilanciarmi. Poi il passaggio alla Androni Giocattoli Sidermec con Gianni Savio e Giovanni Ellena”. Da li tutto un crescendo. Un corridore assolutamente combattivo, come pochi se ne trovano in gruppo, ermetico, silenzioso, bisogna entrare nelle sue simpatie per avere un rapporto diretto. A volte con silenzi enigmatici. E quel suo legame speciale con nonna Lidia, con la quale è cresciuto a San Lucia di Piave.
E il 20 maggio, giorno della sua prima vittoria in una tappa al Giro d’Italia, era santa Lidia. Scomparsa due anni fa, pochi giorni dopo la conclusione del Giro di Lombardia, è la persona alla quale lui è legato. Assieme alla fidanzata Martina Granzotto e al suo nutrito fans club capeggiato dalla bionda Lorena Dalla Cia e tanti amici sempre pronti a far festa. L’ultima disavventura gli era accaduta prima dell’inizio della stagione agonistica quando un automobilista lo aveva colpito al volto durante un sorpasso. E poi ancora la caduta durante la prima semi tappa della Settimana Coppi e Bartali che gli aveva creato una sublussazione alla spalla sinistra costringendolo ad utilizzare per alcune settimane un tutore.
La ripresa poi al Tour of the Alps quando ha ricominciato a trovare la forma per presentarsi al Giro d’Italia e vincere, anticipando i tempi, rispetto al suo desiderio di cogliere una vittoria in Veneto. È il decimo trevigiano che vince una tappa al giro d’Italia. L’ultimo era stato Sacha Modolo che nel 2015 si era aggiudicato ben due tappe alla corsa rosa, la Montecchio Maggiore – Jesolo e la Tirano – Lugano. Anche lui da under23 era stato medaglia di bronzo ai campionati europei strada come Andrea Vendrame.
a cura di Tina Ruggeri Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata