In queste settimane con le gare ferme e l’attualità dunque bloccata si torna a parlare del passato nel mondo del ciclismo su strada. Annate devastanti per questo sport quelle di fine anni novanta ed inizio duemila, con il doping a farla da padrone e a rovinare la reputazione della disciplina.
Training Camp Spagna Costa Blanca
2 date disponibili: dal 18 al 25 Gennaio e dal 15 al 22 Febbraio
Un'esperienza imperdibile per gli appassionati di ciclismo
Scopri di più
Jan Ullrich ha appena pubblicato assieme ad Amazon una serie TV a lui dedicata ed ha confessato di aver assunto sostanze illegali anche nell’annata che l’ha portato al trionfo del Tour de France. Il grande rivale di quegli anni era Lance Armstrong, già affossato dal doping in passato.
Le parole dello statunitense a Zeitmagazin: “Eravamo entrambi delle icone nei nostri Paesi. Io, perché avevo sconfitto il cancro e avevo ispirato molte persone; Jan perché è stato il primo vincitore tedesco del Tour. Anche se sembra immodesto: eravamo i più grandi del ciclismo, a livello globale. E facevamo parte di questa generazione di merda. Né io né Jan né nessun altro della nostra generazione avremmo dovuto prendere questa decisione. Purtroppo la realtà è stata diversa”.
L’ex corridore ha parlato anche del suo passato dopo che sono crollate tutte le certezze: “Mi ci sono voluti dieci maledetti anni per uscire da questo buco. La mia vita è implosa. Non solo ho perso milioni di dollari, ma ho perso quasi tutto ciò che mi aveva definito”.
A cura della redazione di Inbici Magazine e OA Sport partner– Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata