Il mondo del ciclismo inizia a pianificare la ripartenza, ma le conseguenze del lockdown continuano a farsi sentire. Come paventato sin dagli inizi dell’emergenza, l’impatto del Coronavirus non è stato solamente sanitario, ma anche economico.
Training Camp Spagna Costa Blanca
dal 15 al 22 Febbraio
Un'esperienza imperdibile per gli appassionati di ciclismo
Scopri di più
Come tante imprese in tutta Europa, anche le squadre di ciclismo hanno dovuto far fronte a delle difficoltà. In particolare nel circuito WorldTour sono la EF Pro Cycling, la CCC Team, la Astana, la Mitchelton – Scott, la Lotto Soudal e la Bahrain – McLaren ad aver sofferto maggiormente lo stop delle corse. Per loro il futuro è pieno di incognite e, oltre alla riduzione degli stipendi già effettiva, non mancano dubbi sul prosieguo della stagione.
Grido di allarme che non può lasciare indifferenti i vertici del ciclismo internazionale. “Sappiamo che ci sono squadre che hanno molti problemi – ha spiegato il presidente dell’UCI David Lappartient al DeTelegraaf – Speriamo che possano raggiungere la fine della stagione”. L’unione cercherà di alleviare il più possibile il peso economico sulle squadre, ma il budget messo a disposizione dagli sponsor sembra destinato a ridursi. “Stiamo monitorando costantemente la situazione e abbiamo un protocollo per ridurre le spese di trasferta – ha aggiunto al Corriere della Sera – Purtroppo non siamo una banca: in cassa abbiamo poco più di 600mila euro. Lavoriamo duramente sul calendario poiché la disputa delle corse è l’unico modo di dare ossigeno alle squadre”.
Nelle prossime settimane sono attesi sviluppi è l’auspicio è che i team riescano a far fronte alle difficoltà, tutelando ciclisti e tutti i dipendenti.
a cura di Luca Pellegrini per iNBiCi Magazine