Purtroppo la funzione vitale dello sport nel nostro paese, non è ancora un fatto culturale acquisito, nonostante i proclami e il moltiplicarsi delle giaculatorie di questi ultimi giorni.
Le palestre e le piscine sono luoghi più sicuri di supermercati, ristoranti, bar ed altri esercizi pubblici, compresa l’industria dell’intrattenimento che non conosce interruzioni, afferma Antonino Viti presidente ACSI.
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Non si comprende il motivo per il quale il CTS si ostina a ritenere a rischio palestre e piscine che rispettano i protocolli e la sicurezza come dimostrano i numerosi controlli dei NAS intervenuti a tempo di record nell’ultima settimana.
Non si comprende perché il Ministro della Salute, non ravvisi nella funzione che lo sport esercita per lo stato di benessere psico/fisico, una opportunità sociale, e che la stessa produce un notevole beneficio sulla spesa sanitaria.
Non si comprende come il Ministro dell’Economia non si sia reso conto che palestre, piscine e gli operatori del settore sportivo,( istruttori, tecnici, ecc.) sono componenti primari di una vera impresa sociale i cui risarcimenti non possono essere compensati dall’ obolo dei 600 euro.
Durante il lockdown è notevolmente aumentata la percentuale di obesità nel nostro paese, a danno della salute dei cittadini, e palestre e piscine si sono prodigate a fornire un valido ausilio alla stregua di un presidio sanitario di eccellenza per l’equilibrio tra corpo, movimento e prestazione.
Lo sport è economia e servizio sociale, posti di lavoro e opportunità educative rischiano di andare in fumo, prosegue Antonino Viti, sorprendono e nello stesso tempo preoccupano le notizie che il Ministro dello Sport sia stato inascoltato dal CTS e dal Ministro della Salute.
Chiudere lo sport equivale a bloccare il futuro!
Riaprire lo sport, le piscine e le palestre!