Un interessante studio del Sole 24 Ore ha messo in evidenza come le varie nazioni europee, sconvolte dall’emergenza Coronavirus, abbiano deciso di scegliere la bicicletta come mezzo di trasporto ideale per tutti, sia per svolgere un minimo di attività fisica che per permettere gli spostamenti di chi deve lavorare.
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Da più di un mese stiamo vivendo con la psicosi di essere contagiati da questo maledetto virus: mascherine introvabili, misure di contenimento molto importanti, obbligo di rimanere a casa ed uscire solo per importanti necessità, come andare in farmacia o fare la spesa.
Molte nazioni europee, tra le quali d’Italia, stanno però già pensando a cosa accadrà dopo, una volta terminata l’emergenza Coronavirus. Secondo le proiezioni, sembrerebbe che il mezzo di trasporto preferito dai più dovrebbe diventare proprio la bicicletta. Una volta terminato il periodo di restrizione, dovremo verosimilmente imparare a convivere con la paura di essere ancora contagiati. In questo, la bicicletta può essere molto importante, in quanto permette di rimanere da soli, stimola la vitamina D ed è una valida alternativa ai mezzi pubblici, sui quali molti potrebbero continuare ad aver paura di salire per rispettare le distanze.
Una delle nazioni che fin da oggi sta incentivando l’uso della bicicletta è la Germania, dove il ministro della salute Jens Spahn ha voluto far passare il messaggio che la bicicletta è indubbiamente un mezzo di trasporto migliore di metro e bus. Inoltre, il noto pneumologo teutonico Michael Barczok ha dichiarato che la possibilità di inalare il Covid-19 è “zero”.
Anche in Olanda e in Inghilterra si sta assistendo a un boom del bike sharing e dell’utilizzo delle biciclette per le persone che devono continuare a lavorare. Nella nazione anglosassone vi è proprio una circolare governativa che consiglia l’uso della bicicletta a tutti coloro che devono percorrere delle distanze inferiori alle tre miglia. Inoltre, pochi giorni fa, diversi servizi di bike sharing di bici elettriche hanno iniziato a mettere a disposizione gratuitamente i propri mezzi per chi lavora in ospedale.
Anche in Italia è possibile andare al lavoro in bicicletta. Anche se negli ultimi tempi abbiamo registrato dei casi che hanno portato all’isteria generale, con ciclisti insultati lungo la strada, vale la pena ricordare che chi è ancora costretto ad andare a lavorare nonostante l’emergenza Covid-19 (per esempio un commesso di un supermercato, un medico o un farmacista) possono recarsi tranquillamente al lavoro in bicicletta, ma nel nostro Paese molte persone sono scoraggiate in quanto le officine meccaniche di biciclette non possono rimanere aperte, perché non incluse nell’elenco di attività essenziali che non possono chiudere.
Facciamo sempre presente che in questo periodo di emergenza sanitaria è comunque possibile andare a comprare le sigarette, e non vi sono limiti. Una persona può andare dal tabaccaio tutte le volte che vuole. Secondo il nostro punto di vista, la cosa ideale da fare sarebbe quella di limitare le uscite per acquistare il tabacco, in quanto, se si uscisse ogni giorno per comprare un pacchetto di sigarette, sarebbe molto facile creare assembramenti nei dintorni dell’attività commerciale. Tenendo presente che sarebbe sempre meglio non fumare, soprattutto nel pieno di un’emergenza sanitaria, possiamo capire che ci siano delle persone “dipendenti” dal tabacco, ed è difficile impedire loro di fumare. Ma forse sarebbe il caso di permettere ai tabaccai la vendita della sola “stecca”, la scatola con 10 pacchetti, al fine di limitare il più possibile le uscite per l’acquisto di tabacco.