Dopo cinque settimane di battaglia, l’ex ciclista Vittoria Maggi può finalmente tornare a sorridere. Dopo un mese intero e ben 4 tamponi positivi al Coronavirus, la 19enne di Castelleone (CR) ha raccontato la sua esperienza in un’intervista video: “Parlavo con mio padre al telefono perchè non entrava nella mia stanza”.
Vittoria Maggi ha vestito i colori di Imbalplast Soncino, Valcar-PBM e Gsc Villongo. Nel 2014 aveva perso il fratello Alessandro, che aveva solo 14 anni, in quanto investito mentre si allenava in bicicletta. Riportiamo per intero il post pubblicato sulla sua pagina Facebook nel giorno in cui ha saputo di aver sconfitto questo terribile virus.
Finalmente mi sono svegliata da questo brutto incubo.
È tutto finito.
Tutto iniziò Domenica 1 Marzo.
Tosse, tanta tosse.
La febbre aumentava sempre di più finché quella lineetta blu non arrivò ai 40. Ero agitata.
Nemmeno con la tachipirina mi si abbassava; anzi, molte volte aumentava ancora.
Giovedì 5 Marzo mi hanno portato in pronto soccorso.
Ho 19 anni, e dentro di me pensavo “figurati se può succedere a me”.
Ebbene sì, quel tampone risultò positivo al Covid-19.
Stavo male, avevo poco fiato, la tosse che molte volte mi impediva quasi di respirare, il male ai polmoni, la rinite, la febbre sempre alta…
Iniziai i miei 15gg di quarantena.
piangevo quasi tutti i giorni. Era dura, molto dura ma non potevo mollare.
Dovevo reagire se volevo che anche il mio corpo reagisse.
La notte non dormivo e quando potevo messaggiavo con mia sorella cercando un po’ di conforto.
Dopo una settimana di antibiotico e cortisone la situazione non cambiava; il male ai polmoni rimaneva forte e la tosse non passava.
Giovedì 12 Marzo sono stata portata ancora in pronto soccorso.
Subito mi hanno fatto la tac.
Gli infermieri mi diedero un altro antibiotico ma anche con quello la tosse non passava.
Passati i 15gg di isolamento in una stanza senza poter vedere nessuno mi fecero il secondo tampone…
Quando mi dissero che ero ancora positiva crollai a piangere…stavo male, volevo solo che tutto finisse; volevo poter stare con mio papà, con mia sorella o anche solamente uscire in giardino e invece no… l’unica cosa che potevo fare era starmene chiusa in una cavolo di stanza 24h per altri 15gg…
Arrivò il momento di fare il terzo tampone.
Era ancora positivo…mi crollò il mondo addosso; non era possibile che dopo 26 giorni ero ancora positiva. Non ne potevo più, non riuscivo quasi più a reagire.
Non riuscivo a mangiare; avevo tutta la bocca distrutta per le medicine.
Non era una situazione facile.
Dopo 28 giorni iniziai a vedere la luce infondo a questo lungo tunnel.. finalmente il mio primo giorno senza febbre.
Siamo al primo di aprile; un mese esatto da quando questo incubo ebbe inizio…
Domani il quarto tampone.
05/04/2020.. una chiamata dall’ospedale e quelle parole “finalmente il suo tampone è risultato negativo”… crollai a piangere…un pianto di gioia.
Ci tengo a ringraziare Francesca (medico di pronto soccorso di cremona), mia sorella (infermiera di pronto soccorso) che si è subito preoccupata per me e tutto l’ospedale di Cremona per avermi seguito in questo lungo mese.
Con questo volevo solo dire a tutti i ragazzi della mia età, o più giovani, di non sottovalutare questa situazione e di stare in casa perché quando sarete costretti a stare chiusi in una stanza 24h al giorno, a guardare il sole da una finestra, a sentire i vostri genitori per telefono nonostante siano nella stessa casa, indossare mascherina e guanti ogni volta che uscite dalla vostra stanza, disinfettare ogni singola cosa che toccate penserete bene a quanto era importante stare in casa.
E comunque il tampone nel naso fa male.
Baci.