Andrea Tafi è sempre molto impegnato, ma nonostante tutto trova il tempo per dedicarci qualche minuto. Il corridore italiano, vincitore della Parigi-Roubaix nel 1999 con la maglia di campione d’Italia e del Giro delle Fiandre nel 2002, ha partecipato per cinque volte al Giro d’Italia, ma forse, se fosse ancora un corridore, avrebbe puntato sulle classiche del nord, il suo terreno da battaglia: “Non cambierei le classiche con il Giro, però sarebbe stata una scommessa. A maggio ho sempre avuto il problema dell’allergia al polline, che in parte condizionava il mio rendimento. Correre a ottobre avrebbe significato avere un’opportunità in più”.
Andrea Tafi è convinto che questa edizione della corsa rosa sia davvero imprevedibile: “E’ una cosa un po’ nuova da scoprire, in primis per i corridori stessi. Questo virus ci ha privato del grande spettacolo a maggio e ce lo ritroviamo ora, le aspettative sono altissime e bisogna vedere come i corridori reggeranno allo stress psico-fisico. Non c’è solo da gareggiare, bisogna mantenere la bolla, fare i tamponi; inoltre, ci sarà il freddo sulle montagne: chi ama l’inverno sarà avvantaggiato, gli altri dovranno resistere”.
La contemporaneità con le grandi classiche del nord, in queste ore, sta scricchiolando, in quanto dalla Francia giungono delle voci secondo le quali la Parigi-Roubaix potrebbe saltare proprio a causa dell’emergenza Covid-19: “Già l’Amstel Gold Race è stata annullata, adesso ci sono queste voci sulla Parigi-Roubaix; io spero davvero che l’emergenza possa attenuarsi e che la corsa si possa fare, ma credo che delle grandi classiche l’unica sicura del suo svolgimento sia il Giro delle Fiandre. Anche se dovesse svolgersi completamente a porte chiuse, ci sono degli interessi troppo grandi dietro a quella manifestazione. Qualora tutte le gare dovessero svolgersi, credo che il meteo possa favorire i corridori locali, perché già fa freddo e piove di continuo a quelle latitudini”.
Tornando al Giro d’Italia, riguardo i possibili favoriti per la maglia rosa di Milano, Andrea Tafi preferisce non sbilanciarsi: “Per me tutti i principali big sono favoriti, non voglio escludere nessuno. Voglio però dire che secondo me sarà un Giro molto combattuto e avvincente. E’ un auspicio che faccio agli organizzatori perché devono essere premiati per il coraggio che hanno avuto nell’organizzare una corsa in un periodo così difficile. E speriamo di poter vincere contro questo virus: nei momenti duri, quando si stringono i denti, alla fine si vince”.