E’ da tanti anni che si sente dire “l’Italia del ciclismo non vince più”. In effetti i risultati, per molto tempo, non sono arrivati. Ma i nostri corridori sono dovuti ripartire da zero: lentamente c’è stato un ricambio generazionale, con tanti giovani corridori che piano piano sono cresciuti. E il primo exploit, forse non proprio evidenziato a dovere, è arrivato ai campionati europei dello scorso anno, quando Matteo Trentin e Marta Bastianelli si sono laureati campioni d’Europa nelle proprie rispettive categorie.
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L’Italia è quindi la più importante nazione italiana nel ciclismo a livello europeo, ma non solo: sempre lo scorso anno è arrivata la grande vittoria di Vincenzo Nibali alla Milano-Sanremo, abbiamo ottenuto un bel bronzo ai mondiali con Tatiana Guderzo e numerosi piazzamenti di prestigio, oltre che vittorie, anche nelle altre discipline del ciclismo, in primis la pista.
Ora, abbiamo vissuto una giornata trionfale. Marta Bastianelli e Alberto Bettiol sul gradino più alto del podio. Tutti questi trionfi fin qui elencati sono solo coincidenze? Probabilmente no. Bisogna prendere atto che l’Italia è ormai risorta, e può dire la sua anche in campo internazionale.
A cura di Carlo Gugliotta per InBici Magazine