Lorenzo Mark Finn ha vinto la prova in linea juniores dei Mondiali 2024 di ciclismo, trionfando sotto la pioggia di Zurigo in maniera perentoria: ha attaccato in solitaria quando mancavano 60 km, è stato ripreso da tre avversari e poi ha piazzato la rasoiata risolutrice a 25 km dal traguardo, trionfando con oltre due minuti di vantaggio.
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L’Italia si coccola una grandissima promessa del panorama internazionale: il classe 2006 ligure ha tutte le carte in regola per essere grande protagonista in un prossimo futuro ai massimi piani, nel frattempo si è meritato la maglia iridata di categoria che al Bel Paese mancava addirittura da diciassette anni con Diego Ulissi.
L’azzurro ha espresso la sua soddisfazione ai microfoni della Rai: “Non era in programma attaccare da solo, sapevo che qualcuno mi avrebbe seguito, infatti avevo paura di esplodere, ma stavo bene: era la migliore giornata della mia vita. Sono rientrati in tre, ma la gamba era buona, poi Philipsen è caduto: spero che stia bene. Quando sono andato via da solo sapevo di poter vincere“.
Il 17enne ha poi proseguito, soffermandosi anche sui mancati cambi dello spagnolo Hector Alvarez quando erano rimasti in due prima della sua fiondata risolutrice: “Lo spagnolo non voleva dare cambi, ma posso capirlo: in salita sono più scattante di lui e si è visto. Su questo percorso c’è poca pianura, ho fatto il mio ritmo, anche dietro avresti dovuto faticare“.
Il ligure ha evidenziato anche le proprie caratteristiche tecniche, manifestando una grande consapevolezza nei propri mezzi: “Ora la stagione è finita in bellezza, riposo e poi pensiamo all’anno prossimo. Ora farò due anni da under 23 per continuare il mio sviluppo. Sono un corridore da corse a tappe: vado forte in salita e mi difendo a crnometro. Un percorso come quello di oggi mi piace“.
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