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Il Giro d’Italia è solo all’inizio e la cronometro di Torino di certo non può aver già direzionato la corsa alla maglia rosa, però ha dato le prime indicazioni sullo stato di forma dei ciclisti più attesi.
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Tra coloro che puntano alla vittoria finale, Alexandr Vlasov è sicuramente uno degli uomini che suscitano più curiosità. A questo interesse il corridore del Team Astana, primo dei big al via della cronometro, ha già dato una prima risposta partendo a tutta. 9:11 il tempo siglato dal russo.
Le speranze italiane sono legate soprattutto a Vincenzo Nibali. Il siciliano disputa una buona prova contro il tempo ma che però lo vede già perdere secondi preziosi dagli altri pretendenti alla maglia rosa. Taglia il traguardo con 9:28, 17 secondi da Vlasov. Quasi in linea con Bernal e Yates.
Egan Bernal e Simon Yates partono vicini e si rendono protagonisti di una prestazione sostanzialmente simile. 9:26 per il corridore della Ineos Grenadiers e 9:25 per il britannico della BikeExchange. Un solo secondo divide i due maggiori favoriti di questo Giro.
Grande era anche l’attesa per rivedere in sella Remco Evenepoel. Il ciclista belga non delude e, considerando il lungo periodo di inattività, corre un’ottima cronometro. taglia la linea d’arrivo con 9:06. Ora sarà interessante fin dove potrà arrivare il giovane talento della Deceuninck Quick Step. Assieme a lui per lottare fino a Milano Joao Almeida che fa meglio di due secondi. Il portoghese non è una sorpresa e ha tutte le carte in regola per ambire a un successo prestigioso.
Deludenti le prestazioni del basco Mikel Landa e del francese Romain Bardet. Per loro la Corsa Rosa inizia già in salita. Ci sarà spazio per recuperare ma dovranno già andare all’attacco per recuperare il terreno perso.
LA CLASSIFICA DEI BIG:
1 – Filippo Ganna 8’47”52
- Joao Almeida +17”35
- Remco Evenepoel +18”97
- Alexandr Vlasov +24”19
- Simon Yates +37”72
- Egan Bernal +38”69
- Vincenzo Nibali +40”72
- Mikel Landa 48”63
- Romain Bardet 51”68
Da Torino Davide Pegurri ©Riproduzione Riservata-Copyright© InBici Magazine
