Tutto secondo copione nella prima tappa dell’UAE Tour, 184 km completamente pianeggianti da e fino a Madinat Zayed. Dopo quasi 5 ore nel deserto degli Emirati Arabi Uniti è il belga della Alpecin – Fenix ad imporsi in uno sprint concitatissimo, battendo nettamente Sam Bennett ed Elia Viiviani.
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Nei primi chilometri della corsa sono cinque gli atleti ad andare in fuga. due coppie di atleti della stessa squadra, i due italiani Luca Rastelli e Alessandro Tonelli per la Bardiani-CSF, Pavel Kochetkov e Dmitry Strakhov della Gazprom – RusVelo, insieme a Xander Vervloesem della Lotto-Soudal. La loro avventura dura finisce all’interno degli ultimi 20 km, sotto l’azione prepotente delle squadre dei velocisti.
Gli ultimi chilometri sono la solita lotta senza esclusione di colpi di quando si prepara una volata di gruppo, la sede stradale molto larga favorisce la formazione dei treni, ma non riesce ad impedire una caduta nel fondo del gruppo che vede protagonista Rick Zabel della Israel-Premier Tech. Lo sprint è condotto a velocità folli, come ci si aspetta quando sono in azione i migliori interpreti al mondo e con un guizzo negli ultimissimi metri è Philipsen a scartare sulla destra della strada, beffando tutti gli avversari.
Bennett e Vivani, nonostante avessero preparato al meglio la volata, con l’azzurro trainato a lungo da Filippo Ganna, non riescono a raggiungere la velocità di punta del belga. Mark Cavendish rimane imbottigliato proprio al momento decisivo, mentre riescono a trovare un buon piazzamento Dylan Groenewegen e Arnaud Demare. Philipsen prende anche ovviamente la maglia di leader che proverà a mantenere domani, nella seconda tappa, ancora tutta pianeggiante.
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