Il Coronavirus blocca in Europa, ma le grandi organizzazioni sono già al lavoro per studiare la ripartenza.
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Anche nel mondo del ciclismo i lavori sono in corso per cercare di salvare un’annata decisamente complicata. Nella giornata di ieri i vertici dell’UCI si sono riuniti in videoconferenza con organizzatori, squadre e corridori per fare il punto della situazione e, soprattutto, provare ad avviare l’impostazione di una bozza di calendario.
Con gli scenari in costante evoluzione risulta difficile fare una stima chiara di quando si potrà ripartire. Al momento, l’unica certezza è il prolungamento dello stop di tutti gli eventi fino al 1° giugno, con la possibilità di allungare il calendario fino al mese di novembre. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, l’intenzione dell’Unione Ciclistica Internazionale è di salvaguardare i grandi appuntamenti, garantendo quindi la possibilità di disputare le Classiche Monumento e i tre Grandi Giri.
La domanda sorge spontanea: quando sarà possibile?
“Non possiamo condensare le gare di sei mesi in due mesi. Bisogna salvare le cose che hanno fatto la storia – ha affermato Paolo Bellino, ad di RCS Sport – Mi aspetto norme straordinarie per un periodo stroardinario”. Un primo appello potrebbe essere accolto: la Milano – Sanremo sembra destinata ad essere la corsa che riaprirà le danze, ipoteticamente nel mese di luglio. Un ruolo che, se confermato, avrebbe grande valenza simbolica con il capoluogo lombardo teatro del primo passo del mondo delle due ruote dopo l’emergenza. Scenario che garantirebbe anche alla Strade Bianche di disputarsi nei giorni seguenti.
Novità rilevanti anch per le Grandi Corse a tappe. Il Tour de France slitterebbe di un mese: l’ipotesi di disputarlo dal 25 luglio a 16 agosto appare plausibile, anche alla luce del rinvio dei Giochi Olimpici che ‘libera’ una fetta importante di calendario. In questo gioco ci rimetterebbe la Vuelta che potrebbe andare in scena subito dopo, ma in forma ridotta, con il taglio delle prime tappe in Olanda. Si fa strada per il Giro d’Italia lo scenario autunnale, a partire dal 3 ottobre subito dopo i Campionati del Mondo in Svizzera.
Nel gioco dei calendari, anche le squadre e i corridori chiedono garanzie. Potrebbe per questo esserci una deroga sul numero delle wild-card disponibili nonché per il limite di corridori in gara. Per quanto riguarda la preparazione, l’UCI avrebbe garantito la presenza di una breve corsa a tappe subito antecedente alla partenza di un Grande Giro.
Ancora tante sono le incognite: bisognerà valutare l’andamento dell’epidemia nelle prossime giornate per avere un quadro più chiaro. Per questo motivo i vertici del ciclismo si riaggiorneranno dopo Pasqua, con l’auspicio di avere qualche informazione in più
a cura di Luca Pellegrini per iNBiCi magazine