“Ganna? Sarà lui il faro del nostro ciclismo. Un corridore che è andato forte da settembre del 2020, al Giro ha fatto numeri da grande corridore, poi un mondiale a cronometro a Imola con una medaglia d’oro che l’Italia attendeva da tanti anni. E adesso subito le vittorie in Francia. E da venerdì sarà nuovamente in ritiro con la nazionale su pista. Abbiamo le Olimpiadi da preparare e con Filippo si può sognare”.
Il Ct della nazionale di pista Marco Villa, nel suo 52° compleanno, ai microfoni di Scratch, la trasmissione televisiva condotta da Nicola Argesi e Ilenia Lazzaro, celebra la santificazione di Filippo Ganna. Un corridore che potrebbe trascinare in bicicletta tanti nuovi ragazzini e far capire loro “che non esiste solo il Giro d’Italia e la strada”. Ma che la pista “può aprire tante nuove frontiere per chi vuole salire in sella”.
Ricordiamo che il ciclismo è stato l’unico sport che è riuscito a fare attività nell’annus horribilis della pandemia. “Sport di prossimità” è il messaggio che è riuscito a far passare il presidente Renato Di Rocco negli incontri con i ministeri, perché il ciclismo coinvolge più ministeri, da quello degli Interni per le problematiche legate alla strada a quello delle Politiche della Scuola a quello della Salute fino alle Politiche Sportive. E in questo modo nel ciclismo hanno gareggiato praticamente tutte le categorie.
“Sarà una stagione complessa anche questa – annuncia il commissario tecnico della nazionale Under 23, Marino Amadori, presente in trasmissione assieme a Marco Villa -. Ma le sinergie create da Davide Cassani in questi anni ci permetteranno comunque di superare situazioni critiche anche grazie a collegiali e alla partecipazione a gare su strada con i professionisti. Tutto questo permetterà a tanti atleti di correre ugualmente in una sorta di ‘rotazione in azzurro’. Un’interazione che in questi anni è servita anche a Marco Villa per scoprire le potenzialità da pistard di corridori stradisti che, in alcuni casi, senza la pista, avrebbero appeso la bicicletta al chiodo”.
Nel trevigiano verranno costruire tre piste da bmx e sorprendentemente i nuovi “velocisti” della pista, gli Hubner per capirci, potrebbero uscire proprio dal mondo del Bmx in quanto chi fa fuoristrada deve esprimere potenza e wattaggio per alcuni aspetti simile alla velocità: “Il ciclismo sta cambiando e dobbiamo essere sempre più interconnessi, guardare ad ampio raggio le varie discipline. Il mio taccuino è aperto a chi vuole fare nuove esperienze in pista anche arrivando dal fuoristrada. Come è sempre stato detto, la pista è maestra nel ciclismo”, conclude Marco Villa. E sorride sornione a Marino Amadori. Insieme hanno guardato l’ordine d’arrivo della tappa vinta da Filippo.
a cura di Tina Ruggeri Copyright © InBici Magazine ©Riproduzione Riservata