Il ciclismo, come tutti gli sport, si sta evolvendo e i social sono sempre più presenti nel quotidiano di ogni atleta. Martina Fidanza – classe 1999 nell’orbita della nazionale – è, prima di tutto, un grande talento della pista ma, tra le pieghe della sua attività agonistica, con i suoi 45mila follower su instagram, è anche un’influencer.
Del resto, i requisiti per sfondare nel mondo dei social Martina ce li ha tutti: bella ragazza, sorriso radioso, personalità pulita e genuina e, soprattutto – alla faccia dei no-talent – una grande predisposizione alla fatica. Insomma, come piace al mondo della rete, un personaggio credibile.
Martina, come ti stai preparando alla nuova stagione?
“Direi molto bene. Sono reduce da un ritiro di tre settimane in Sicilia con la Nazionale in cui abbiamo fatto un ottimo lavoro. Io sto seguendo il programma della pista, dunque mi alleno sull’anello due volte alla settimana. Poi cerco di fare del fondo facendo dei ‘lunghi’, mentre la qualità tecnica la sviluppo in pista”.
La tua stagione sarà incentrata sulla pista?
“Cercherò di alternare strada e pista. Ci potranno essere degli ‘accavallamenti’ con la strada ma, in questo momento della mia carriera, é la pista la mia vera priorità”.
Anche tu hai come obiettivo le Olimpiadi di Tokio?
“Per il momento le Olimpiadi restano un sogno ma, allenandomi con la Nazionale, una piccola speranza c’è sempre. Vediamo, se ci sarà la possibilità proverò a coglierla”.
Che importanza ha oggi nello sport il mondo dei social?
“Tanta, forse anche troppa. Si tende sempre a privilegiare la parte social e spesso la gente si dimentica che noi siamo, prima di tutto, delle atlete. Certo, io stessa condivido molto della mia quotidianità e spesso vengo anche giudicata per una banale foto con gli amici perché, magari, qualcuno legge in quel post una vita non in linea con i doveri di un’atleta. Ma alla fine siamo ragazze normali con una vita, i propri interessi e le proprie amicizie”.
Pensi che i social possano avere un’utilità, ad esempio mostrando gli allenamenti?
“Assolutamente sì. E’ una modalità per condividere certe informazioni anche tecniche e per farci conoscere sempre di più”.
Ha rubato la scena, in questi giorni, il caso di Lizzie Deignan e la sua maternità: che cosa ne pensi?
“E’ una storia assurda e mi rifiuto di pensare che questa, nel 2021, sia una prassi normale. Credo sia giusto lottare per quei diritti e quelle tutele che permettano, anche ad un’atleta nel pieno della sua attività agonistica, di formarsi una famiglia. Tutto ciò che non va in questa direzione lo trovo inaccettabile”.
Ti senti tutelata come donna dalla tua Federazione?
“Sinceramente nel mio ambiente non avverto questa mancanza di diritti. Credo di essere stata abbastanza fortunata, anche perché vivo in un’epoca in cui il ciclismo femminile si sta sempre più avvicinando a quello degli uomini”.
In conclusione, quali sono gli obiettivi di questa nuova stagione?
“L’obiettivo principale è quello di migliorarsi sempre. Se ti alleni nel modo giusto, alla fine, prima o poi, i risultati arrivano”.
a cura di M.M. Copyright © Inbici Magazine ©Riproduzione Riservata