Matteo Jorgenson non dimenticherà mai la Parigi-Roubaix 2021. Lo statunitense, infatti, è stato male per diversi giorni dopo la Classica Monumento vinta dal nostro Sonny Colbrelli lo scorso 3 ottobre e il motivo del malessere è stato spiegato dallo stesso alfiere della Movistar: nel suo sangue sono stati infatti trovati dei batteri che possono arrivare nell’organismo solo tramite feci animali e che gli hanno provocato della infezioni.
Il 22enne, che al traguardo aveva affermato letteralmente di avere passato la giornata a “ingoiare fango e sterco di mucca“, ha raccontato il suo personale Inferno del Nord ai microfoni di Cyclingweekly: “Non so cosa sia successo. So che subito dopo sono stato malissimo e, fortunatamente, c’è una dottoressa che vive al piano terra nel mio condominio. Una notte, alle 3, non riuscivo a dormire e la febbre mi saliva sempre di più, così sono sceso, ho suonato il suo campanello e le ho detto che mi serviva aiuto. Mi ha fatto delle analisi del sangue e ha trovato dei batteri, molti erano batteri animali. Mi ha diagnosticato una malattia che si presenta solo se qualcuno si inietta o mangia feci animali. Mi ha dato degli antibiotici che hanno funzionato, ma avevo ancora delle infezioni dopo la Roubaix”.
Davvero un incubo per Matteo Jorgenson, che quest’anno ha preso parte al Giro d’Italia (sua unica apparizione in carriera in una grande corsa a tappe di tre settimane) e che insegue ancora la sua prima vittoria da professionista. Ricordiamo che l’americano ha concluso la Parigi-Roubaix in 65ma posizione (con un ritardo di 16’25” dal vincitore) e che quella è stata la sua ultima corsa stagionale.
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