Il velocista romagnolo è reduce dalla grave situazione che ha colpito il Team Gazprom-Rusvelo, fermo fin dal Trofeo Laigueglia a causa del blocco delle squadre con licenza russa e bielorussa per la invasione in terra ucraina.
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Matteo ed i suoi compagni di squadra italiani possono attualmente correre solamente se convocati dal CT dell’Italia Daniele Bennati nelle corse che si disputano in Italia, e sono tutti alla ricerca di una squadra che li possa far correre con regolarità per il resto della stagione. Lo abbiamo sentito alla vigilia della Adriatica Ionica Race, che è scattata due giorni fa da Tarvisio, in Friuli.
Matteo, che sviluppi ci sono attualmente?
In questo momento mi trovo alla Adriatica Ionica con la Nazionale Azzurra. Torno in gara dopo cinquanta giorni di inattività, la mia ultima corsa è stata il Giro di Sicilia. Dei miei compagni di squadra alla Gazprom ho saputo che lo spagnolo José Manuel Diaz ha trovato un nuovo team fino a fine anno, correrà con la Burgos. Personalmente io mi sto allenando con grande regolarità ma non poter gareggiare sta penalizzando molto me e i miei altri compagni ed abbiamo tutti bisogno di poter accasarci ad una squadra per non perderci almeno la seconda parte dell’anno.
Ci sono indiscrezioni che ti riguardano, alcune dicono che potresti andare alla Quickstep.
Sarebbe un sogno per qualsiasi corridore poter essere ingaggiato da un team così forte, il coronamento di una carriera. Attualmente però non ho firmato con nessuno, anzi sarei felice se anche una squadra Continental mi dia una opportunità per il resto del 2022 dove ci sono una ventina di corse a cui poter puntare, poi dal prossimo anno vedremo. Prima di fare festa devo essere sicuro di poterci andare.
Hai sentito i tuoi compagni di squadra russi?
No, è da qualche settimana che non ci sentiamo. Loro sono stati ancor di più penalizzati, essendo di nazionalità russa in una squadra con la licenza del proprio paese non possono nemmeno gareggiare per i colori della loro Nazionale, che è bandita dalle gare UCI.
Come va alla Adriatica – Ionica?
Per la mia inattività fin dal Giro di Sicilia non posso sapere che risultati possano arrivare: in corsa ci sono anche corridori che arrivano dal Giro d’Italia che è finito solamente una settimana fa. C’è la tappa di Brisighella che è vicina a casa mia ma il traguardo forse è un po’ troppo duro per le mie caratteristiche. Ho fatto una sgambata di circa cinquanta chilometri come riscaldamento nel primo pomeriggio (venerdì, ndr) ed ora ho i massaggi in attesa correre le tappe che ci attendono.
Torniamo per un attimo a quel giorno al Giro di Sicilia, quando hai vinto a Bagheria la prima tappa.
E’ stata una vittoria che mi ha aiutato, non correvo da circa quarantacinque giorni ed è stato difficile, ora sono ne sono passati altri cinquanta di inattività ed è un problema. Il ritmo gara si perde e non sai mai cosa puoi dare corsa dopo corsa. Spero di esserci al campionato italiano di fine mese e successivamente vedremo se ci saranno delle opportunità da cogliere al volo.
A cura di Andrea Giorgini Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata