Matteo Trentin parla già del suo futuro alla CCC Team: dal 2020, infatti, il corridore italiano farà parte della formazione che vede come capitano assoluto il campione olimpico Greg Van Avermaet. Proprio la presenza di un corridore così forte nelle classiche, e la necessità della CCC di essere sempre più competitiva nelle corse di un giorno, hanno spinto Trentin a lasciare la Mitchelton-Scott per il team in divisa arancione.
Nella stagione 2019, Trentin è stato estremamente regolare, ottenendo 47 piazzamenti in top 10 (numero che comprende anche le sei vittorie). Ha vinto una tappa al Tour de France, il Trofeo Matteotti, e ha ottenuto altri quattro successi. Inoltre, come sappiamo bene noi italiani, è arrivato secondo al mondiale, preceduto nello sprint a due da Mads Pedersen.
“Negli ultimi due anni, io e Van Avermaet siamo sempre stati soli nel finale delle corse di un giorno. Correndo insieme, possiamo darci man forte a vicenda – ha spiegato Matteo Trentin al Saitama Criterium, che si è svolto in Giappone lo scorso fine settimana.
“Alla fine, è così che la Deceuninck-Quick Step riesce a vincere così tanto. Se vediamo alla vittoria di Zdenek Stybar all’E3 BinckBank Classic di quest’anno, ha avuto un grande vantaggio perché Bob Jungels lo ha lanciato per 7 km, ed è rimasto coperto fino allo sprint finale”.
Trentin ha ricevuto dalla Mitchelton-Scott un’offerta per restare in squadra altri due anni, ma alla fine ha deciso di accettare l’importante offerta della CCC. Un’altra motivazione, nella scelta di questa squadra, è nel fatto che “la Mitchelton si sta muovendo per diventare una squadra orientata ai successi nei grandi giri. Ho ricevuto la proposta da parte della CCC e ci è voluto molto tempo per decidere, ma ho fatto questa scelta per stare in una squadra orientata verso le classiche”.
Con sei successi all’attivo nel 2019, Trentin ha vinto in questa stagione tante gare quante sono state vinte da tutto l’organico della CCC, ma per il 2020 la squadra sembra essersi davvero rafforzata grazie agli ingaggi di Ilnur Zakarin, Jan Hirt e Fausto Masnada.
Matteo Trentin spiega anche: “Ho ottenuto troppi piazzamenti nella top 10 quest’anno. Non gareggi per essere tra i primi 10, soprattutto quando vedi l’opportunità di un podio o di una vittoria: si gareggia per vincere, non per l’ottavo posto. Le classiche sono state l’unica parte di questa stagione in cui non ero davvero soddisfatto: sono sempre stato lì, ma mai sul podio. Le mosse che ho fatto non hanno funzionato. Per il 2020, spero di avere meno piazzamenti tra i primi 10 e più vittorie di qualità“.
A cura di Carlo Gugliotta per InBici Magazine
Caro Matteo, ti auguro di vincere una corsa importante nella prossima stagione, anzi più di una!