Liegi-Bastogne-Liegi, Vuelta ed ora Mondiale. E pensare che c’era chi l’anno scorso lo criticava. Remco Evenepoel chiude una stagione da sogno conquistando il titolo iridato nella prova in linea in quel di Wollongong: a soli 22 anni il fenomeno belga riesce a far saltare il banco alla sua maniera, attaccando e distruggendo gli avversari, arrivando in solitaria sul traguardo australiano.
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Prima parte di gara che si pensava fosse piuttosto tranquilla, invece è stata sconvolgente e ricca di colpi di scena. Il primo è stato ovviamente l’ormai noto ritiro di Mathieu van der Poel (Olanda), tra i favoritissimi per il titolo. Si è formata nelle fasi iniziali una fuga di undici uomini: Pier-André Coté (Canada), James Fouché (Nuova Zelanda), Michael Kukrle (Repubblica Ceca), Emils Liepins (Lettonia), Scott McGill (Stati Uniti), Lukasz Owsian (Polonia), Simon Pellaud (Svizzera), Jaka Primozic (Slovenia), Juraj Sagan (Slovacchia), Guy Sagiv (Israele) e Nicolas Sessler (Brasile).
Nel frattempo la Francia ha alzato il ritmo sulla prima ascesa che portava al Mount Keira: gruppo diviso in più tronconi e subito momenti molto concitati. A sfruttare la situazione l’azzurro Samuele Battistella che, assieme a Luke Plapp (Australia), Ben O’Connor (Australia), Pavel Sivakov (Francia) e Pieter Serry (Belgio) è riuscito a riportarsi in un secondo momento sulla vetta della corsa. Nel frattempo il plotone ha rallentato nettamente l’andatura, ricompattandosi e ritrovandosi in men che non si dica a 7′ di ritardo.
A circa 50 chilometri dal traguardo sono cambiati gli scenari: il Belgio ha cambiato passo, con un super Remco Evenepoel ad attaccare. Il vincitore della Vuelta ha creato un drappello che si è portato sulla testa della corsa: con lui anche un paio di francesi, altri due italiani (Rota e Conci) e diversi corridori interessanti. Il gruppetto dei migliori invece non è riuscito a reagire e a mano a mano ha perso diversi secondi.
In vista dell’inizio del penultimo giro Evenepoel ha accelerato ancora, questa volta con Lutsenko a ruota: il kazako appena approcciata la salita però non è riuscito a seguire il fenomeno belga. Alle loro spalle Lorenzo Rota, Mauro Schmid, Pascal Eenkhoorn e Mattias Skjelmose sono riusciti ad inseguire, lontani però oltre un minuto dalla vetta.
Evenepoel si è involato verso il successo con un’azione veramente da fuoriclasse, braccia alzate e dominio per lui. Gli immediati inseguitori si sono guardati sul finale e da dietro sono rientrati gli uomini del gruppo dei big: volata ristretta per il podio che ha visto il transalpino Christophe Laporteprimeggiare sul padrone di casa Michael Matthews, con Wout van Aert quarto.
In casa Italia piazzamenti di lusso: Matteo Trentin quinto, Alberto Bettiol ottavo. Prova positiva, ma nel quale è mancato il colpaccio alla squadra di Bennati.
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