Mathieu van der Poel ha stravinto il titolo iridato a Glasgow. Una vittoria meritata, fantastica dell’olandese, con uno scatto bruciante nel penultimo giro in cui ha staccato dei veri e propri fenomeni come Tadej Pogacar, Wout Van Aert e Mads Pedersen. Un successo che gli permette di entrare definitivamente nel gotha del ciclismo.
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Un 2023 da incorniciare per l’olandese, che già si era messo in tasca due classiche da sogno come la Milano-Sanremo e la Parigi-Roubaix. Tutti avevano storto il naso ai risultati ottenuti al Tour de France, ma la giornata di oggi conferma come la partecipazione alla Grande Boucle sia stata esclusivamente funzionale alla gara iridata. Una gara che, senza le radioline, esce fuori dagli schemi classici, e per lui non c’è niente fuori dagli schemi.
A GLASGOW LO STRAPOTERE DI MATHIEU VAN DER POEL, È LUI IL NUOVO CAMPIONE DEL MONDO
“Uno dei più grandi obiettivi che avevo su strada – afferma il nuovo campione del mondo -, questo completa quasi il cerchio dei miei successi in carriera, ho ottenuto le vittorie più grandi su strada e non potevo immaginarlo all’inizio”. Uno scatto che, nonostante tutto, era ben studiato: “Sapevo che avrei dovuto attaccare in quel punto, dopo c’era un tratto di discesa. Nel finale stavo benissimo, non credevo di prendere quel vantaggio in così poco tempo ma è stato fondamentale, mi ha dato le ali per andare fino al traguardo nonostante la caduta“.
Quel momento è stato davvero tremendo per lui e tutti gli appassionati. Per un attimo si è temuto che van der Poel potesse pagare quella scivolata: “Non credo di aver preso rischi esagerati in quel momento, era un punto assai scivoloso. Se mi fosse costato il titolo non avrei dormito un paio di notti, ma per fortuna è andato tutto bene“.
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