Sembrava la volta giusta, quella nella quale Elisa Longo Borghini poteva chiudere un cerchio meraviglioso con la maglia iridata. Invece arriva l’ennesimo podio, meraviglioso, per la fenomenale ciclista azzurra che si è dovuta arrendere in volata nella prova in linea dei Mondiali di ciclismo su strada al femminile. A conservare il titolo, un anno dopo il trionfo in Gran Bretagna, è la belga Lotte Kopecky: una fuoriclasse che riesce, nonostante momenti di difficoltà in corsa, a tenere il passo delle migliori, infilandole poi allo sprint in quel di Zurigo.
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Tre atlete hanno preso l’iniziativa nella prima fase della gara, quella con il tratto in linea ad anticipare il circuito: Sara Martin (Spagna), Nina Berton (Lussemburgo) e Caroline Baur (Svizzera). Successivamente davanti si è formato un tentativo di un drappello componenti Riejanne Markus (Paesi Bassi), Justine Ghekire (Belgio), Sarah Gigante (Australia), Urska Zigart (Slovenia), Niamh Fisher-Black (Nuova Zelanda), Elena Hartmann (Svizzera) e Marte Berg Edseth (Norvegia), sulle quali è rientrata anche la nostra Soraya Paladin.
Paesi Bassi che hanno imposto però corsa dura, come previsto, senza lasciare andare troppo le seconde linee. A circa 50 chilometri dall’arrivo l’attesa accelerazione della favorita Demi Vollering, con un’attentissima Elisa Longo Borghini a ruota. Da lì si è formato un drappello di una ventina di atlete, con l’Italia che non è riuscita però a supportare la propria punta di diamante. Non c’è stato bisogno però, visto che l’azzurra ha dimostrato una condizione eccellente nell’ultima tornata, quando assieme nuovamente a Vollering è riuscita nuovamente a fare la differenza, staccando la campionessa in carica Lotte Kopecky.
Ritmo che è calato dopo le tante accelerazioni, drappello di testa che si è andato a ricompattare in vista dello strappo conclusivo, con anche Kopecky e Dygert a tornare davanti. A circa 5 chilometri dal traguardo ennesimo scatto, che sembrava quello giusto, per Longo Borghini, raggiunta però da una Vollering mai doma. Volata ristretta a decidere l’iride: Kopecky ha sfruttato le sue doti da velocista ed è riuscita a trionfare su Dygert e Longo Borghini, eccellente terza. Solo quinta Vollering, con la tedesca Lippert quarta.
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Cicloturismo nelle Colline Romagnole: Un’Avventura su Due RuoteA cura della redazione di Inbici News24
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