Sono giornate difficili per il ciclismo amatoriale, sotto ogni punto di vista. Gli organizzatori delle manifestazioni sono costretti a rinviare le gare, oppure, nel peggiore dei casi, ad annullarle. Stamattina abbiamo deciso di contattare Antonino Viti, presidente nazionale dell’ACSI, ente di promozione sportiva che è chiaramente preoccupato non solo per ciò che accade nel mondo del ciclismo, ma anche per tutte le altre discipline sportive.
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“E’ chiaro che la situazione sia critica – spiega il presidente Viti – e credo che in questo momento l’unica cosa da fare sia quella di seguire il più possibile i dettami del Governo e degli esperti. Noi come ACSI siamo molto preoccupati per le manifestazioni sportive, ma sappiamo bene che sono un momento di aggregazione sociale, e in questo momento così particolare non dobbiamo lasciarci andare. Seguiamo tutte le indicazioni che ci sono state fornite, al fine di fronteggiare nel migliore dei modi il Coronavirus. Di sport si può vivere, ma non si può morire”.
Per ciò che riguarda il ciclismo, Antonino Viti spiega: “E’ chiaro che un ciclista che non vive in una zona rossa può allenarsi da solo, ma io consiglio a tutti di restare a casa. Prendiamoci questo periodo per riposare, stare con le nostre famiglie e far recuperare il corpo: se riusciremo a fronteggiare al meglio il problema Coronavirus, poi avremo tutto il tempo per poter gareggiare alle Granfondo e divertirci tutti insieme. Ma adesso chiedo buonsenso a tutti: rimaniamo a casa”.