Il mito compie 70 anni: tanti auguri a Francesco Moser!
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Se non fossero per la longevità del mito, Moser sembrerebbe molto più giovane dei suoi 70 anni. Perché chi l’ha visto pedalare, negli anni ’80, giura che il campione di Giovo non era tanto diverso da oggi.
E il segreto, forse, è proprio nella sobrietà di una vita che, dopo tanta fatica, oggi spigola tra i filari dei suoi vigneti, i bovari del bernese, le botti di vino e, ogni tanto, un passaggio nostalgico nel museo allestito proprio accanto a casa, dove sono custoditi i cimeli di una carriera memorabile.
Oggi il ciclismo, per lui, è soprattutto una passione da vivere in salotto, anche se – almeno una volta all’anno – inforca la sua bicicletta e si sistema sulla linea di partenza della Moserissima, la Gran Fondo a lui dedicata.
Ci sono campionissimi che, imborghesiti dalla ricchezza, recidono il loro legame con la terra d’origine e – come gli zii d’America – tornano al paese una volta all’anno con l’auto lucida e le sporte di regali sottobraccio. Francesco Moser, al contrario, vive da sempre in simbiosi con il “suo” Trentino, fiero della sua identità e geloso custode delle tradizioni di questa terra. Qui, sul fianco di una collina, ha costruito il suo eremo e qui – dove è nato – festeggerà oggi il suo settantesimo compleanno.
Lo chiameranno in tanti, il telefono squillerà di continuo. E lui, se ne avrà voglia, risponderà. Perché i convenevoli non gli sono mai piaciuti e poi la vigna non aspetta e, anche nel giorno del suo compleanno, state pur certi che lo troverete là, con il cappello da cowboy, cavalcando il suo trattore come quando, con la maglia della Sanson o della Gis Gelati, scriveva in bicicletta la storia di questo sport.
A cura di Mario Pugliese©Riproduzione Riservata-Copyright© InBici Magazine