Michele Ferrari, uno degli artefici dei “successi” di Lance Armstrong, dice la sua sulle biciclette motorizzate, di cui tanto si va parlando in questi giorni.
Lo fa attraverso le pagine del Corriere della Sera : “le biciclette motorizzate sono in uso nel ciclismo dal 2005. Molti professionisti le utilizzano per sostituire l’allenamento dietro motore. in questo momento della stagione, nessuno ha interesse a sollevare polveroni, ma prima o poi qualcuno potrebbe rivelare parecchi dettagli su questo argomento.”
La dichiarazione arriva a seguito del programma della TV francese, Stade2 e dell’indagine del Corriere della Sera, la quale asserisce che le camere termografiche usate da Marco Bonarrigo e Thierry Vildary abbiano rilevato almeno 7 biciclette truccate, utilizzate nella Strade Bianche e durante la Coppi e Bartali.
Le immagini termografiche evidenziano le parti della bicicletta e del corridore che irradiano maggior calore, ed effettivamente il tubo piantone , nella parte bassa , mostra una temperatura vicina quella delle gambe, quindi intorno ai 37 gradi centigradi.
Potrebbe essere un motore, è vero, ma dal momento che le biciclette utilizzate in corsa sono tutte dorate di cambio elettrico ad impulsi, alimentato a batteria, il calore potrebbe essere generato anche per questa ragione, esattamente come accade per le batterie dei telefonini, che in uso, arrivano a circa 42 gradi. Giusto per mantenere la fiducia minima sindacale nei corridori.
Infine, vogliamo segnalarvi che le biciclette da corsa su strada motorizzate sono state tranquillamente, è sicuramente in buona fede, messe sul mercato dalla Podium Carrera. Sui listini di qualche anno fa le potete trovare proprio come Carrera modello Podium. Attualmente pare non siano più in produzione e certamente non venivano prodotte ore competizioni professionistiche.
fonte rideyourbike.it