Ci siamo. Il 2022 si preannuncia essere l’anno della gravel. A trecentosessanta gradi. Perché se dal lato professionistico l’UCI ha deciso di inserirla nel calendario ufficiale internazionale (e organizzare un Campionato del Mondo dedicato), dal lato amatoriale e “godurioso” sono molti gli eventi attesi. Con formule diverse e per tutti i gusti, uniti da un unico comune denominatore: la valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze attraverso il ritorno alle origini della bicicletta. Un all in one che diventa il motore per far ripartire il settore del turismo sportivo messo a dura prova dalla pandemia.
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Toscana, Veneto e Romagna sono tra i territori che per primi hanno scommesso sul mondo gravel come modo di vivere l’esperienza a due ruote. A questa lista si è aggiunta di recente anche l’Emilia, che con le Valli di Parma propone Gravel Gourmet, una due giorni in piena maggese all’insegna del ciclismo off road e del bon vivre in una formula tutta da pedalare e.. assaporare. Lo scorso novembre, noi di iNBiCi Magazine abbiamo “assaggiato un piccolo antipasto” di quella che sarà la prima edizione in calendario per il weekend 21-22 maggio prossimi nella provincia di Parma. Ecco le nostre impressioni.
Cosa aspettarsi da GRAVEL GOURMET?
Tra le prime domande che possono sorgere, c’è sicuramente questa: cosa aspettarsi da un evento come Gravel Gourmet? D’impulso potremmo rispondere che si pedala in un territorio da Guida Michelin. Parma e provincia, infatti, sono conosciute con il sinonimo di Food Valley, ovvero la Silicon Valley del gourmet, un luogo dove il palato trova la massima soddisfazione anche grazie ad una delle tradizioni culinarie più antiche d’Italia. Che si sposa con prodotti di alto pregio.
E’ in questo territorio che sono nate alcune delle eccellenze gastronomiche che il mondo ci invidia: il Prosciutto Crudo di Parma, il Parmigiano Reggiano e il salame di Felino. Gravel Gourmet è un viaggio alla scoperta di un modo diverso di approcciarsi alla bicicletta. Lo si capisce subito dal motto che lascia poco spazio a fraintendimenti: Epic Rides, Legendary Food. Ci troviamo nella terra di mezzo del gourmet italiano, in un territorio incantato che promette ride epiche e cibo leggendario.
Gravel Gourmet si svolgerà nei comuni dell’Unione Pedemontana del Parmense (Traversetolo, Felino, Sala Baganza, Collecchio) che hanno unito le forze insieme a quelli di Torrechiara e Langhirano, per promuovere il loro territorio come destinazione cicloturistica che abbraccia sport e cultura gastronomica nel segno di un turismo slow. Un progetto innovativo che punta a diventare di riferimento nel panorama gravel italiano e internazionale, offrendo ai partecipanti un’esperienza in grado di andare oltre la semplice pedalata. Ed è proprio quell’andare oltre il piatto forte degli organizzatori, la Happy Trail MTB, realtà con alle spalle il successo in crescita della Appenninica MTB Stage Race (ribatezzata la Cape Epic italiana) che fa della scoperta di percorsi inediti e affascinanti il suo marchio di fabbrica: “Abbiamo disegnato un’esperienza gravel senza precedenti – raccontano i co-organizzatori di Gravel Gourmet Milena Bettocchi e Beppe Salerno – in cui il meglio dell’enogastronomia delle Valli di Parma incontra le bellezze naturalistiche e architettoniche di questo territorio incantato, simbolo di autenticità e convivialità.”
Cinque percorsi per un weekend “FULL METAL GRAVEL”
Come la degustazione in un ristorante stellato, così il menù del Gravel Gourmet prevede cinque portate. Dall’antipasto al dolce, saranno cinque i percorsi tutti da gustare e pedalare per un weekend FULL METAL GRAVEL che attende solo di essere vissuto. I tracciati del sabato (30 km e 55 km), sono da considerarsi un entrée di benvenuto che permetterà ai partecipanti di immergersi negli splendidi scenari delle Valli di Parma e riscaldare bene le gambe.
Entrambi i percorsi presentano un dislivello medio che raggiunge un tetto massimo di 1000 metri. All’anello principale da 55 km, i più volenterosi potranno aggiungerne un secondo, più corto e tecnico, da 30 km. La partenza è dal comune di Traversetolo (piccolo ma vivace borgo parmense) con arrivo a Oinoe, conosciuta come la città del vino vignale, sulle prime colline di Guardasone, luogo che conserva memoria e testimonianza viva di un maniero medievale risalente al 1165. Dopo il primo tratto in asfalto, inizia l’avventura sulle strade bianche tra vigne, campi, attraversamenti di fiume, “merende” (ovviamente), calanchi, salite (a tratti anche impegnative) e discese dove è richiesta un minimo di guidabilità.
La domenica, invece, si entra nel vivo del menù con tre percorsi: il corto da 50 km, il medio da 80 km e il lungo da 125 km. Il dislivello oscilla da un minimo di 920 a un massimo di 2600 metri, rendendo la partecipazione accessibile a tutti, dal semplice appassionato di cicloturismo al vero gravel grinder. Con gravel muscolare o elettrica. Partenza e arrivo saranno posizionati nella suggestiva cornice rural-medievale di Corte di Giarola, nel comune di Collecchio, sede del Museo del Pomodoro e del Museo della Pasta.
Alla voce cose da fare inserite in agenda lo stare in sella per il piacere di pedalare e faticare (ci vuole anche quello), ma anche per fermarsi, rifocillarsi, fotografare e fotografarsi tra boschi, calanchi e sentieri. Magari insieme ai vostri compagni di viaggio che renderanno quest’esperienza gravel ancor più ricca di emozioni e divertimento. Specialmente se sceglierete Gravel Gourmet come vostro battesimo nel mondo della “ghiaia”.
Chiariamo però un punto: proprio perché trattasi di esperienza, Gravel Gourmet non avrà una classifica. Ma per rendere questa giornata ancor più “saporita”, sul percorso lungo, quello da 125 km, saranno creati dei tratti cronometrati in puro stile gara, per offrire agli inguaribili amanti dei secondi anche dei momenti di sana competizione. In questo trittico di portate, la faranno da padrone gli scenari dei Parchi Regionali del Taro e dei Boschi di Carrega, due aree di particolare pregio naturalistico e storico-culturale annessi al circuito dei Parchi del Ducato. Si, perché sui percorsi di Gravel Gourmet il cibo non si scopre solo assaggiandolo ma anche fermandosi per un pit-stop al Museo del Vino presso la Rocca di Sala Baganza (tracciato corto domenicale) o al Museo del Salame di Felino all’interno dell’omonimo castello. Senza dimenticare i Calanchi di Maiatico e l’Oasi di Cronovilla, o le bellezze architettoniche del Castello di Torrechiara, di Borgo San Vitale e della Pieve di Bazzano. Un mix di gusto, natura e architettura che lascerà a bocca aperta tutti coloro che sceglieranno di vivere l’esperienza Gravel Gourmet.
L’esperienza di iNBiCi e il tratto pedalato per voi
Lo scorso novembre, noi di iNBiCi abbiamo avuto il piacere di poter pedalare in anteprima una trentina di chilometri del percorso lungo di domenica 22 maggio (125 km e 2600 metri di dislivello). In particolare, abbiamo affrontato il tratto più esterno ad est della mappa, quello nel comune di Traversetolo che porta al Monte Bellaria / Crinale Costa di Bazzano (intorno al km 45).
Considerando il periodo semi-invernale e la pioggia del giorno precedente, il terreno era molto pedalabile e scorrevole, con dei “mangia e bevi” decisamente divertenti che di volta in volta lasciavano spazio agli scenari delle valli parmensi, tra silenzi e profondissima quiete interrotti solo dai battiti fuori soglia che di tanto in tanto facevano capolino. Abbiamo utilizzato una Bianchi con motore elettrico, la E-IMPULSO GRAVEL, una soluzione che ci ha permesso di valutare diversi aspetti tra cui quello cicloturistico. Possiamo assicurarvi che il divertimento non mancherà neanche qualora sceglieste il supporto elettrico per affrontare uno o più percorsi del Gravel Gourmet.
In alcuni tratti, per esempio, il terreno argilloso e inzuppato d’acqua per le piogge dei giorni precedenti, ha lasciato spazio a fango fresco, rendendo l’esperienza 100% dirty. Con una gravel elettrica, affrontare un tratto di questo tipo è puro divertimento. A tal proposito, suggeriamo a coloro che decidessero di pedalare sul percorso lungo, di considerare anche la variabile pioggia nella scelta del miglior assetto per la propria gravel bike. Di certo maggio è un mese favorevole dal punto di vista del clima ma un occhio di riguardo in più non guasterà.
Dopo aver superato il Crinale di Bazzano, sosta d’obbligo presso l’omonima Pieve per una breve visita e qualche scatto (la bellezza di Gravel Gourmet è anche questo). Impossibile non rimanere affascinati da una delle perle parmensi di origini antichissime che sorge nel luogo che fu il feudo di Bazzano, oggi frazione del comune di Neviano degli Arduini. Esternamente, la facciata è imponente alla vista, fatta di conci irregolari di pietra e caratterizzata da un grande rosone. Sulla destra spicca il campanile ottocentesco, mentre sulla sinistra si trova la loggia dei caduti, inaugurata nel 1922 a pochi anni dalla fine della Grande Guerra e che riporta i nomi dei bazzanesi caduti anche durante il secondo conflitto mondiale. Un luogo di memoria storica e gioiello architettonico che i grinders del lungo apprezzeranno sicuramente.
Dopo la sosta alla Pieve, ci siamo tuffati con le nostre gravel in una discesa super divertente, coccolati dal sole e con davanti agli occhi le varie tonalità di verde delle vallate circostanti che si alternavano ai colori del fogliame autunnale. Qualche chicane in mezzo al bosco e poi via verso Nerviano degli Arduini. Da qui il transfer fino a Torrechiara (località toccata dal percorso medio della domenica) per concludere le nostre tre ore di pedalata con una merenda DOC presso l’antica Salumeria Gardoni, monumento storico del gourmet parmigiano che da 104 anni racconta una storia d’amore per i salumi, tramandandola di generazione in generazione.
Il gourmet, però, non è esclusività del cibo “solido”. Si, avete capito bene. Gravel Gourmet è anche vino. E che vino. Le uve parmensi racchiudono freschezza e vivacità delle colline dove nascono, preparando il palato alle esperienze più diverse. Un esempio? Tra le soste/merende inserite nei vari percorsi, c’è anche quella sui Colli di Ozzano Taro, dove la via Francigena fa da spartiacque tra i vigneti disposti seguendo l’esposizione più favorevole. Siamo in un terroir che esprime la massima qualità vinicola a livello nazionale: Malvasia di Candia aromatica, Barbera e Lambrusco. Per citarne alcuni. Attraverso l’agricoltura biologica – promossa e sostenuta dai produttori – si racconta una preziosa biodiversità: boschi, prati, laghi, rii d’acqua e i vigneti per l’appunto, che si estendono tra il Parco Fluviale del Tare e il Parco Naturale dei Boschi di Carrega. Sostare in queste zone per una merenda, degustando i migliori vini di un piccolo angolo di paradiso, sarà la ciliegina sulla torta di una due giorni indimenticabile.
Conclusione
La partecipazione è davvero alla portata di tutti, indipendentemente dal livello prestativo e con tutti i tipi di bici, anche MTB. Perché come in un ottimo ristorante, ogni palato potrà essere soddisfatto. Le iscrizioni sono aperte dal 1° febbraio 2022 sul sito www.gravel-gourmet.com.
Tra i vari servizi offerti dagli organizzatori, anche la possibilità di personalizzare la propria esperienza con diversi pacchetti, e rendere il proprio week-end il più smart possibile. Si può scegliere la migliore proposta in base a quando si desidera arrivare e/o partire, a quanto si vuole pedalare o a quanto si vuole godere delle prelibatezze locali, sia nelle merende gourmet che nei ristori finali. Se è vero che la ripartenza comincia dalla valorizzazione dei piccoli borghi, questo è il momento. Buongustai del gourmet e del gravel, prepariamoci. Maggio sta arrivando.
a cura di Giacomo Petruccelli Content Creator Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata