E’ andata in archivio la seconda giornata di gare sul velodromo di Glasgow, sede della Nations Cup (ex Coppa del Mondo) di ciclismo su pista. La kermesse ha richiamato l’attenzione di tante squadre di alto livello e l’Italia non si è fatta trovare impreparata. Come da regolamento, la presenza ai Mondiali di Parigi (Francia) dipende dall’essere al via almeno in una delle gare del circuito (le altre date sono quelle del Canada a Milton, 12-15 maggio, a Cali in Colombia, 7-10 luglio).
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Nella prova dell’Eliminazione, Elia Viviani ha posto il suo marchio. Il campione del mondo in carica della specialità ha interpretato alla grande la gara e si è imposto davanti all’olandese Yoeri Havik e al tedesco Tim Torn Teutenberg. Una prestazione di alto profilo del corridore nostrano che anche in questo appuntamento ha voluto dare un forte segnale di vitalità.
Un quarto posto è arrivato nella medesima specialità al femminile. E’ stato Rachele Barbieri a sfiorare il podio nella gara in cui la giapponese Yumi Kajihara ha fatto valere le sue qualità tattiche e fisiche a precedere la francese Valentine Fortin e la neozelandese Ally Wollaston. Un piazzamento comunque prestigioso per la ciclista del Bel Paese.
Nella Finale dello sprint femminile la vittoria è andata alla canadese Kelsey Mitchell davanti all’olandese Laurine van Riessen. Nella Finalina per il terzo posto, la colombiana Martha Bayona Pinesa ha battuto l’ucraina Olena Starikova. Per quanto riguarda l’Italia, Miriam Vece è stata eliminata negli ottavi di finale. Nella prova del chilometro maschile, Davide Boscaro e Francesco Lamon hanno concluso in quinta e sesta posizione, con un distacco rispettivamente di 0.725 e di 0.782 dal vincitore, ovvero il colombiano Cristian David Ortega Fontalvo (1:00.325).
Completando il discorso nell’inseguimento individuale maschile, la vittoria è andata al francese Corentin Ermenault (4:05.644) davanti al tedesco Nicolas Heinrich (4:09.371) e al britannico Charlie Tanfield (4:09.209). In casa Italia, ottavo Manlio Moro e nono Davide Plebani.
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