Vincenzo Nibali è stato ospitato al Processo alla Tappa dopo la 13ma frazione del Giro d’Italia 2024. Nel programma prodotto dalla Rai, è stato anticipato il documentario “Il 7° campione”, che andrà in onda su Rai 2, sullo Squalo dello Stretto e il siciliano ha parlato anche dei tempi caldi di questo Giro.
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Sulla tappa corsa ieri da Mirco Maestri, in fuga insieme a Julian Alaphilippe: “Nulla gli vietava di sognare un secondo posto, lui ha cercato di arrivare il più in fondo possibile ed è andato d’accordo con Alaphilippe per fare il massimo di quello che poteva fare. Importante anche per mostrare la maglia e rendere omaggio a tutto il lavoro che ha fatto Ivan Basso con questa squadra“.
Sulle sorti del Giro d’Italia da qui in avanti e sulla gestione in corsa di Pogacar: “Se guardiamo la classifica oggi, ossia 2’40” di ritardo di Martinez rispetto a Pogacar, è un grande distacco. Però il Giro non è mai finito: l’abbiamo sentito dire dai corridori stessi. Proprio Pogacar ha detto che ogni giorno c’è qualcosa di diverso in ogni tappa, c’è un attacco. Oggi c’era un po’ di vento e se ci fosse stato un po’ di vento in più poteva succedere qualcosa”.
“Questo Giro d’Italia costringe tutti i corridori ad affrontare delle difficoltà che non possono prevedere. Lo stesso Tadej domani non sa cosa troverà, è una cronometro e gli si addice, ma è comunque insidiosa. Rispetto agli anni scorsi sta correndo molto meglio, forse a Prati di Tivo avrei messo un po’ di vantaggio in più per poi conservare le energie nelle tappe successive, comunque in passato spendeva molte più energie“.
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Urbino: La Città Rinascimentale Ideale per i CicloturistiA cura della redazione di Inbici News24 e OA Sport
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