Vincenzo Nibali indica anche Remco Evenepoel tra i possibili avversari per la conquista della maglia rosa al Giro d’Italia. Il corridore della Trek-Segafredo ha rilasciato una lunga intervista al sito della squadra nella quale ha raccontato come sta vivendo questi ultimi giorni lontano dalle corse. In questo periodo, Vincenzo si è allenato per 15 giorni in altura con il resto della squadra sulle Dolomiti.
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“Un programma così intenso di gare è qualcosa di straordinario e imprevedibile – ha affermato Nibali – tutti i corridori, non solo i leader, saranno alla partenza delle corse pieni di energia e competitivi come mai prima d’ora. Questo è ciò che ci aspetta, quindi siamo pronti”.
“Nonostante la mancanza di corse e la necessità di migliorare il lavoro di squadra, c’è sempre stata una grande armonia tra di noi. Con Ciccone, Brambilla e Antonio ci siamo allenati al Teide, mentre Conci, Mosca e Weening si sono uniti al gruppo successivamente. Con Giulio, in particolare, abbiamo creato un grande feeling. È forte, pieno di energia e ha una determinazione folle. Anche se è giovane, è un vero uomo squadra. Siamo tutti contenti del lavoro svolto e ora non vediamo l’ora di metterci alla prova in un contesto agonistico”.
Il calendario di Nibali è molto fitto. Vincenzo inizierà a gareggiare sabato alla Strade Bianche, poi parteciperà al Trittico Lombardia, Milano-Torino, Milano-Sanremo, Il Lombardia, Giro dell’Emilia e Campionato Italiano prima di un altro blocco di lavoro in altura. La Tirreno-Adriatico e il Giro dell’Appennino saranno gli ultimi due appuntamenti prima del mondiale di Aigle-Martigny e del Giro d’Italia, che partirà proprio dalla Sicilia.
“È un inizio di stagione a tutto gas, senza punti di riferimento rispetto al passato in termini di preparazione. Da parte nostra, sappiamo che dovremo essere in buona forma perché la squadra vuole e merita di essere competitiva fin dall’inizio”.
Riguardo il Giro d’Italia, Nibali spiega: “Il calore della mia terra offrirà un contesto bello ed emotivo, ma non posso permettermi alcuna distrazione. La cronometro e l’arrivo sull’Etna due giorni dopo mi richiedono di essere preparato fin da subito. Penso che la terza settimana sia quella decisiva. Gli specialisti della crono hanno un vantaggio nella fase di apertura, ma dopo due settimane le forze fisiche e mentali di tutti saranno diverse. Per la Maglia Rosa, mi aspetto di battagliare con corridori come Carapaz, Fuglsang e Simon Yates, e uno che potrebbe essere una grande sorpresa, Evenepoel. È forte e si è avvicinato al ciclismo con personalità. Mi piace. Solo la strada dirà quanto può andare forte durante un grande giro di tre settimane. Oltre a Remco, è bene non sottovalutare nessuno. La storia del Giro insegna che ogni anno c’è qualcuno che sorprende tutti. Ultimo ma non meno importante, dedico un pensiero a Peter Sagan, un amico e un collega. Sono felice di averlo in gara”.