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NO ALLO SCIACALLAGGIO SU REMCO EVENEPOEL
Il Lombardia 2020 - 114th Edition - Bergamo - Como 231 km - 14/08/2020 - Crash - Remco Evenepoel (BEL - Deceuninck - Quick Step) - photo Luca Bettini/BettiniPhoto©2020

NO ALLO SCIACALLAGGIO SU REMCO EVENEPOEL


Si è scatenato tutto nelle ultime ore: Remco Evenepoel è tornato a casa dopo la spaventosa caduta a Il Lombardia che si è svolto lo scorso 15 agosto, ma secondo qualcuno il ciclismo non è vero se non ci sono sospetti da lanciare. E così, sui social network appare un video nel quale è possibile vedere il momento in cui Davide Bramati, direttore sportivo della Deceuninck-QuickStep, si avvicina al giovane belga, caduto da pochi secondi dal dirupo sulla discesa del Ghisallo. Il direttore sportivo si avvicina al corpo di Remco, prende qualcosa dalla tasca posteriore del ragazzo e la infila nella sua.

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Apriti cielo: che cosa c’è nelle tasche di Evenepoel? Perché Bramati ha nascosto qualcosa? C’era qualcosa di illecito all’interno? Cosa avrebbe dovuto nascondere il direttore sportivo?

Partiamo da un presupposto: anche i ciclisti amatori sanno bene che nelle tasche di un corridore ci sono poche cose, ma indispensabili. In modo particolare, ci sono gli integratori, i panini e i gel energetici. In una gara come Il Lombardia, che è una classica monumento, bisogna mangiare nella giusta maniera, portando dietro la giusta quantità di cibo. Le tasche non sono grandissime, e così spesso si vede il cibo sporgere da dietro. In quegli attimi, mi viene da pensare che Remco avrebbe voluto mettersi supino, poggiando la schiena a terra. Sarebbe stato molto difficile farlo con la tasca piena. Perché quindi non svuotarla?

Il Lombardia 2020 – 114th Edition – Bergamo – Como 231 km – 15/08/2020 – Crash Remco Evenepoel (BEL – Deceuninck – Quick Step) – photo Luca Bettini/BettiniPhoto©2020

In secondo luogo, mi viene da pensare che l’incidente di Evenepoel non possa essere la giusta occasione per lanciare sospetti. Parliamo di un ragazzo di 20 anni che deve rinunciare a tutta la stagione per rimettersi dalla frattura al bacino. Avrebbe dovuto partecipare al Giro d’Italia, avrebbe potuto regalare grande spettacolo sulle strade di un’annata così difficile, e invece gli occhi degli appassionati non possono ammirare le sue prestazioni. Perché lanciare dei sospetti ingrandendo un’immagine video che appare distorta, che non fa capire se davvero possa esserci qualcosa di illecito nelle tasche del giovane belga.

Infine, mi viene anche da pensare che sarebbe davvero stupido avere una sostanza vietata nella propria tasca. Il doping è sempre un passo avanti all’antidoping: portare con sé in corsa una sostanza vietata equivarrebbe a farsi beccare con le mani nella marmellata. Insomma, se uno volesse davvero barare, lo farebbe davvero in questo modo? Con questi discorsi mi sembra di essere tornato alla fine degli anni Novanta, i cosiddetti anni di piombo del ciclismo. Lasciamo in pace Remco, perché in questo momento deve solo riprendersi, guarire e prepararsi per una nuova stagione. Non è il momento di lanciare sospetti, soprattutto da dietro una scrivania.

Il Lombardia 2020 – 114th Edition – Bergamo – Como 231 km – 14/08/2020 – Crash – Remco Evenepoel (BEL – Deceuninck – Quick Step) – photo Luca Bettini/BettiniPhoto©2020

Più che fare sciacallaggio su Evenepoel, cerchiamo di lanciare delle proposte per mettere in sicurezza la discesa del Sormano. La cosa vergognosa è che nessuno, a parte Mario Cipollini, fino ad oggi ha chiesto di mettere in sicurezza la discesa di una delle strade simbolo del ciclismo. Remco non è il primo corridore che cade in quella discesa, pensiamo ad esempio a Laurens De Plus, che ha rimediato una bella botta proprio durante un’edizione de Il Lombardia. Forse sarebbe il caso di lanciare proposte, piuttosto che di lanciare sospetti. Ma a questo pare gli sciacalli (e non solo i lupi) perdono il pelo ma non il vizio.

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2 Commenti

  1. Ma mi domando, Possibile si cerca sempre di sminuire tutto, di non porsi dei dubbi o delle domande ? Bramati la prima cosa che fa è andare a colpo sicuro in una delle tre tasche per estrarre l’oggetto e nasconderlo immediatamente nelle sua tasca: non ti ti sembra ci sia qualcosa di veramente strano . A me a prima vista appare chiaramente che Bramati voglia nascondere assolutamente qualcosa che presumibilmente è vietato, cosa non lo so, ma l’atteggiamento del direttore sportivo apparirebbe chiaro anche a un cieco. Saluti

  2. Caro Gugliotta,

    La (triste) verità è che il ciclismo di sospetti (doping / auto trasfusioni / motori elettrici / modem / …) se ne porta dietro parecchi e da troppi anni.
    Più molte evidenze….
    …ed i soliti controlli ridicoli!
    Amstrong non ci dice nulla?

    Finimola di fare i buonisti e cerchiamo di ripulire uno sport ormai esasperato e sudicio che di fatto ormai rovina tantissimi atleti anche di livello dilettantistico.

    A buon intenditore poche parole.
    Grazie

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