Per la stagione granfondistica 2019, che prenderà il via domenica con la Granfondo Internazionale Laigueglia, ci sarà un’importante novità: tutte le manifestazioni che portano il nome di “Granfondo” saranno organizzate esclusivamente dalla Federazione Ciclistica Italiana. Tutte le gare promosse dagli altri Enti di promozione sportiva saranno organizzate sempre in collaborazione con la FCI.
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A darne notizia ufficiale è Gianantonio Crisafulli, consigliere federale, che spiega gli accordi riguardo la nuova convenzione tra gli Enti e la FCI: “La prima novità riguarda l’impegno assunto dagli Enti di affidare la gestione della Giustizia Sportiva, esclusivamente afferente alla pratica del ciclismo, alla Procura Integrata FCI ed Ente con applicazione del Regolamento di Giustizia Federale della FCI”.
La seconda novità, altrettanto importante come la prima, “riguarda l’organizzazione delle Gran Fondo, che vengono dichiarate di competenza federale. La convenzione consente agli Enti l’organizzazione di queste manifestazioni, previo la stipula di uno specifico accordo (con alcuni Enti si è già formalizzato un documento)”.
Queste sono le condizioni dettate nell’accordo:
1 – Co branding della manifestazione FCI- Ente;
2 – Il Presidente della Giuria ed almeno un Giudice di Gara della FCI, da essa nominati;
3 – Direttore di corsa FCI.
Crisafulli spiega: “Obiettivo federale è quello di monitorare ed aumentare il livello della sicurezza di queste manifestazioni che coinvolgono una numerosità elevata di atleti”.
Nella sua lunga spiegazione, riportata per intero sul sito Federciclismo.it, Crisafulli chiude con un’annotazione non di poco conto: “abbiamo iniziato a dialogare con gli Enti con uno spirito costruttivo, abbiamo spiegato loro che le nostre linee operative si muovevano verso due obiettivi: la SALUTE, intesa come lotta al doping, purtroppo presente tra gli amatori, e la SICUREZZA, invitandoli ad alzare l’asticella intervenendo con gli organizzatori dei loro eventi. Siamo al terzo rinnovo di Convenzione, purtroppo la critica che debbo svolgere agli Enti è che gli accordi presi a Roma faticano ad essere declinati sul territorio, le loro strutture territoriali godono di maggiori autonomie rispetto alla struttura federale e quindi in qualche territorio le indicazioni anche se concordate non vengono recepite”.
A cura di Carlo Gugliotta per InBici Magazine