La terza edizione dell’O Gran Camiño riprende esattamente da dove aveva terminato, ossia con una prova a cronometro.
Il dominatore di giornata è il britannico Joshua Tarling (INEOS Granediers), campione europeo in carica di specialità e assoluto mattatore dei 14,8 chilometri lungo le strade di Coruña. Il classe 2004 ha infatti inflitto distacchi pesantissimi a tutti, chiudendo la sua prova in 18’21” con una velocità media 48.392 km/h.
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Una cronometro viziata però dal maltempo del primo pomeriggio, con gli organizzatori che hanno comunicato prima dell’inizio della tappa che i risultati di oggi non sarebbero andati ad incidere sulla classifica generale. Indi per cui i tempi e le prestazioni di oggi sono da prendere assolutamente con le pinze; perché ovviamente non si può sapere quanto i vari corridori abbiano effettivamente spinto, oppure abbiano preferito non prendersi rischi inutili su un asfalto (e alcuni tratti di ciottolato) bagnato e scivoloso, con cadute che avrebbero potuto compromettere obiettivi che ormai sono a stretto giro di porta.
Chi di sicuro non si è risparmiato è Tarling, che ha dato un altro saggio delle sue qualità. Il britannico classe 2004, con questa vittoria, raggiunge le cinque affermazioni tra i professionisti, arrivate tutte in prove contro il tempo. Una cronometro questa che, esattamente a metà, prevedeva una rampa di 1500 metri al 4,7% di pendenza media, per poi concludersi su un tratto di ciottolato che tirava sempre leggermente all’insù. Tarling si è gestito alla grande fino in cima alla salita, dove era posto il secondo intermedio, transitando in testa ma con solo 9” di margine su Michal Kwiatkowski, prima di inserire letteralmente il turbo e arrivare al traguardo con 42″ di margine sul secondo classificato. Distacchi che non saranno presi in considerazione per la classifica generale, ma Tarling domani avrà l’onore di vestire la maglia di leader della generale per il sesto giorno nella sua carriera.
Secondo posto che è andato all’irlandese classe 2003 Darren Rafferty (EF Education – EasyPost), per completare un un uno-due veramente di giovanissimi. Segnali che forse il panorama delle corse contro il tempo sta cambiando, con messaggi lanciati verso i grandi della disciplica come Tadej Pogacar o il nostro Filippo Ganna. Terza posizione per lo spagnolo Pablo Castrillo (
), arrivato a 48″ dal britannico, mentre quarto termina lo specialista americano Will Barta (Movistar Team). L’ultimo a rimanere sotto il minuto di distacco è l’iberico Xabier Mikel Azparren (Q36.5 Pro Cycling Team), che ha concluso la sua prova in quinta posizione a 58″ da Tarling.Non ha forzato il protagonista più atteso, quel Jonas Vingegaard che oggi ha festeggiato le 250 partenze con il Team Visma | Lease a Bike, tornato in corsa 158 giorni dopo l’ultima volta e che lascia una successo di questa breve corsa a tappe spagnola dopo tre vittorie consecutive. Vingegaard ha chiuso questa cronometro al 45° posto, praticamente con lo stesso tempo di Richard Carapaz, un altro dei big che non ha dato fondo a tutte le sue energie. Il migliore di coloro che può giocarsi il successo finale è il transalpino Lenny Martinez, così come non ha destato brutte impressioni il colombiano Egan Bernal.
Arrivano altre buonissime indicazioni da Andrea Piccolo, che ha già dimostrato in Colombia di avere una gamba assai interessante. Il 2001 azzurro è il migliore degli italiani, e ha chiuso in ottava posizione con il tempo di 19’30”20, con una velocità media di 45.531 km/h. Il lombardo ha disputato una cronometro di assoluto livello, e nei prossimi giorni potrà sicuramente provare a farsi valere. Domani prima tappa in linea, in una frazione che vede veramente poca pianura; l’ultima difficoltà di giornata terminerà infatti a meno di 3km dal traguardo, da fare tutti in picchiata verso Chantada.
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