Un brutto quarto d’ora per Claudia Cretti, fortunatamente senza troppe conseguenze. La ventisettenne della Nazionale di paraciclismo è stata coinvolta ieri, 5 gennaio, in un incidente mentre si stava allenando a Darfo Boario Terme, in provincia di Brescia, per presentarsi nella condizione ideale in vista di un ritiro con la selezione azzurra a Francavilla.
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Mentre si trovava in strada per il suo allenamento, un furgone ha tagliato la strada all’atleta paralimpica, facendola cadere in malo modo e battendo mandibola, costato e spalla sull’asfalto. Trasportata all’ospedale di Esine, in provincia di Brescia, per i dovuti accertamenti, non è stato fortunatamente riscontrato nessun danno fisico sul corpo dell’azzurra, che aveva ovviamente il casco protettivo.
Claudia ha commentato sui propri social l’accaduto, seppur con un po’ di amarezza: “Ciao a tutti. Voglio tranquillizzare tutti che sono a casa e sto bene. Nessuna frattura perlomeno. Solo tanta rabbia perché oltre il danno la beffa: l’autista del furgone che mi ha tagliato la strada svoltando a destra dopo avermi superato, nega, dice che l’ho tamponato. Purtroppo non ci sono testimoni. Sono un po’ acciaccata ma per fortuna non ho riportato nessuna frattura. Grazie a tutti dell’affetto che mi dimostrate”.
Per la Cretti non è il primo incidente in sella: ricordiamo tutti quando, nel 2017, cadde in discesa nella settima tappa del Giro Rosa e riprese conoscenza dopo un coma di tre settimane e due operazioni alla testa, servita per applicarle una placca di metallo. Ma tornando al presente, e a ciò che è successo ieri, è doveroso sottolineare come la categoria dei ciclisti si trovi costantemente in pericolo, soprattutto quando si allena in strade trafficate. La tragedia di Davide Rebellin è ancora fresca nella memoria degli appassionati, e non si renda soltanto l’ennesima vittima dell’asfalto.
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