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PARADISI BIKE-FRIENDLY. BENVENUTI A TRENTO, L’ELDORADO DEI CICLISTI


Fondato su uno sperone roccioso, l’antico capoluogo presenta scenari naturalistici ideali per gli amanti delle due ruote. Tra antiche vestigia e scorci dolomitici, ecco quattro percorsi mozzafiato per ciclisti esperti e neofiti

Training Camp Spagna Costa Blanca

2 date disponibili: dal 18 al 25 Gennaio e dal 15 al 22 Febbraio
Un'esperienza imperdibile per gli appassionati di ciclismo


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Sorta in epoca romana ai piedi dello sperone roccioso del “Doss Trento”, sulla riva destra del fiume Adige (su cui oggi troneggia il Mausoleo dedicato a Cesare Battisti), Trento è conosciuta nel mondo per il suo inestimabile patrimonio architettonico ed artistico, per i numerosi musei e – soprattutto – per la splendida natura che la circonda.

Capoluogo di provincia e della regione autonoma, questa città del Trentino Alto Adige vanta una lunga e ricca tradizione che la lega ad alcuni dei momenti più importanti della storia d’Italia.

La zona offre il duplice piacere di una vacanza alla scoperta dell’arte e dell’archeologia, ma anche l’opportunità di una “full immersion” nella natura più incontaminata. Le fanno da contorno le Alpi che, nel corso dei millenni, hanno custodito le antiche tradizioni dei popoli trentini. Per questo, passeggiare tra le vie del centro equivale a camminare su secoli di storia, vestigia custodite nel sottosuolo archeologico, spigolando tra gli affascinanti stili architettonici lungo i portici di via del Suffragio, l’antico quartiere dove si ritrovavano gli artigiani e i commercianti di lingua tedesca.

Assolutamente da non perdere la visita a Piazza Duomo con la Basilica di San Vigilio, il Palazzo Pretorio e la Torre Civica, con le montagne alle spalle. Poi ci sono musei importanti dentro e fuori città, come il Muse e il MART di Rovereto; imperdibili anche le visite ai Castelli della Provincia di Trento che, assieme al Castello del Buonconsiglio, rendono questa zona del Trentino Alto Adige un territorio quasi fiabesco: Castello di Stenico, Castel Thun e Castel Beseno. Tutti sono sedi del complesso museale provinciale del Castello del Buonconsiglio.

foto R. Kiaulehn

 

Per i Bikers

Per gli amanti dei pedali, Trento e l’intera provincia offrono una vacanza ecosostenibile, attraverso una natura straordinaria, antichi vigneti e luoghi d’arte ricchi di storia e tradizioni.

L’intera provincia di Trento, infatti, grazie ai suoi affascinanti percorsi, rappresenta la meta ideale per chi ama pedalare; i suoi paesaggi caratteristici fanno da cornice ad itinerari che portano il cicloturista alla scoperta di luoghi unici.

Abbiamo selezionato alcuni dei moltissimi percorsi presenti nelle immediate vicinanze della città, adatti sia agli amanti della bici da corsa che agli appassionati di MTB.

 

  • MONTE CELVA (MTB)

Un itinerario in MTB a Trento per scoprire le fortificazioni presenti tra Valle dell’Adige e Valsugana. La meta è il monte Celva sulle cui pendici si trovano numerose testimonianze della Grande Guerra, dal forte Roncogno all’ex-osservatorio passando per il sentiero dei 100 scalini scavato nella roccia.

Il forte di Roncogno è uno dei forti austriaci che faceva parte della fortezza di Trento e che aveva il compito di sbarrare la via agli italiani provenienti dalla Valsugana. Costruito tra il 1879 e il 1881, al momento dello scoppio della guerra era già obsoleto e per questo fu abbandonato e gli armamenti furono spostati in apposite caverne di cui vi parlerò più avanti. Nel 2009 la provincia di Trento ha disposto una ristrutturazione del forte che oggi presenta una sala espositiva.

Una volta completata la visita, si prosegue verso la cima del monte Celva (1010m), dove sono ancora presenti manufatti della Grande Guerra. Il panorama a 360° che si gode da quassù ripaga della fatica fatta per raggiungere la vetta: Trento, la valle dell’Adige chiusa ad ovest dalla catena del Brenta; Pergine, il lago di Caldonazzo e la catena del Lagorai ad est.

 

Partenza/Arrivo: Villazzano di Trento

Tempo: 3-4 ore

Dislivello: 800 m circa 

Lunghezza: 14 km

Tipologia di strada: Sterrato 75% – Asfalto 25% 

Difficoltà: Impegnativo

 

foto R. Kiaulehn

 

  • PISTA CICLABILE VALLE DEI LAGHI

La pista ciclabile inizia nell’area del Lago di Garda, per l’esattezza ad ovest di Torbole, presso Linfano, dove il fiume Sarca sfocia nel lago. Direttamente collegata alla pista ciclabile Riva – Torbole – Mori si sviluppa lungo il fiume, ai piedi del Monte Brione sul lato opposto rispetto alla località di Arco. La bella cittadina con l’omonimo castello merita senza dubbio una deviazione dal percorso ed è anche l’ideale per fare una sosta. La pista ciclabile prosegue in direzione nord fino a Ceniga e Dro. Il percorso conduce direttamente nel centro di entrambe le località per proseguire attraverso meravigliosi uliveti e vigneti. Sulla parte est della valle si erge Castel Drena, la pista ciclabile ci conduce fino ad un paesaggio roccioso, le Marocche di Dro ed attraverso un’area boscosa.

Oltrepassato il bosco, ci ritroviamo tra i vigneti di Pietramurata ed in seguito presso la località Sarche, dove ad ovest inizia la stretta gola che porta a Ponte Arche ed a Tione. Qui inizia un tratto non ancora terminato della pista ciclabile e bisogna percorrere un tratto di strada della Gardesana oppure una strada secondaria. Presso la località Vezzano, che raggiungiamo dopo una piccola salita, la pista ciclabile riprende il suo regolare tragitto fino ai Laghi di Terlago, dove termina la pista ciclabile (è presente un progetto di prolungamento della pista ciclabile fino a Trento).

 

Percorso: Pista ciclabile Valle dei Laghi (Nr. 9)

Tempo di percorrenza: ca. da 2 a 2,5 ore.

Lunghezza del percorso: ca. 38 km

Dislivello: 400 m

Punto di partenza: Linfano (Torbole)

Punto d’arrivo:Terlago

Possibilità d’accesso alla pista ciclabile: Arco, Torbole, Dro, Calavino, Padergnone, Vezzano, Terlago

 

 

  • PISTA CICLABILE VAL D’ADIGE: TRENTO BOLZANO

La pista ciclabile lungo il fiume Adige, si sviluppa da Trento in direzione nord, fino in Alto Adige attraverso vigneti e frutteti.

Si dipana lungo il fiume Adige ed è un facile percorso adatto ad ogni appassionato di ciclismo sia esperto che neofita, perfetto per allenarsi oppure per godersi una semplice scampagnata.

Inizia nel centro di Trento sulle rive del fiume Adige per dirigersi verso la parte est del fiume in direzione nord. Lasciandosi la città alle spalle ci si trova circondati da un paesaggio decorato da bellissimi meleti.

Presso il biotopo Foci dell’Avisio, il percorso ciclabile passa accanto ad un terreno paludoso e si raggiunge il paese di Zambana, località molto famosa per la produzione degli asparagi. Passata Zambana ci attende la bella zona vinicola della Piana Rotaliana, con le località di San Michele e Mezzocorona. Ancora qualche chilometro e la pista ciclabile raggiunge la Chiusa di Salorno e di conseguenza il confine tra il Trentino e l’Alto Adige, confine territoriale e linguistico (italiano/tedesco).

Da qui in poi si può proseguire attraverso la Bassa Atesina fino a Bolzano e Merano. La pista ciclabile, infatti, segue principalmente il corso del fiume Adige. In bicicletta è possibile raggiungere anche il Lago di Caldaro oppure Appiano. Per il ritorno a Trento è possibile utilizzare i treni regionali con deposito per le biciclette.

 

Percorso: Pista ciclabile Val d’Adige / percorso Trento – Cadino – Bolzano (nr. 1)

Tratto di ciclabile interregionale:

 Via Claudia Augusta, Pista ciclabile Val d’Adige

Tempo di percorrenza: circa 2,5 – 3,5 ore.

Lunghezza del percorso: ca. 59 km

Dislivello: 60 m suddivisi sull’intero percorso

Tipologia di percorso:

 strada asfaltata sull’argine del fiume

Punto di partenza:Trento centro

Punto d’arrivo:

 Bolzano centro

Possibilità di accesso alla pista ciclabile:

 Trento, Lavis, Zambana, Nave S. Rocco, Mezzocorona, Faedo, Rovere della Luna.

Treno e bici:

 treni regionali con trasporto bici

 

foto A. Ghezzer

 

  • IL GIRO DEL BONDONE E DEL PASSO SANTA BARBARA

La salita del Monte Bondone, proposta anche in diverse edizioni del Giro d’Italia, è una delle ascese più famose del Trentino e deve la sua popolarità in gran parte a Charly Gaul, vincitore della mitica tappa del 1956 sotto la neve. Da qualche anno sui suoi tornanti si svolge anche la granfondo Charly Gaul. Il giro che proponiamo parte da Trento, dove si inizia a pedalare guadagnando quota fino a Vason, valico del monte Bondone. Qui inizia la discesa verso la Valle dei laghi passando da Lagolo. Si supera Cavedine con il lago omonimo, Ceniga con il vecchio ponte e poi ci si ritrova ad Arco, a due passi dal lago di Garda. Dalla località si raggiunge Bolognano per iniziare l’ascesa al Passo di Santa Barbara. Dal valico si pedala verso Bordala e poi Cimone per tornare infine a Trento dopo 117 km circa.

 

Partenza: Trento

Chilometri: 117 km

Punto più alto: 1650 m circa (Vason)

Pendenza massima: 9% circa

Difficoltà: Impegnativo

 

 

a cura di Eleonora Pomponi Coletti – Copyright © INBICI MAGAZINE

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