Ritorna la Corsa del Sole. La Parigi-Nizza torna protagonista del calendario ciclistico internazionale come una delle prime gare a tappe di buonissima rilevanza assieme alla Tirreno-Adriatico. Un bel test per chi punta ad essere protagonista nei grandi giri stagionali. Andiamo a conoscere insieme il percorso che ci aspetta.
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3/3, PRIMA TAPPA: LES MUREAUX-LES MUREAUX (157,7 km)
Frazione parecchio nervosa, ricca di saliscendi che potrà immediatamente disegnare la classifica generale. Percorso da ripetere due volte, il primo più lungo che inizia con la Cote de Bazemont (1,7 km al 6,6% e massimo al 10%), poi un po’ di tranquillità prima di arrivare alla Cote d’Herbeville, 2600 metri al 5,1%. Su questa salita però c’è un tratto in falsopiano, la massima arriva anche al 14%. Dopo questa ascesa si torna indietro con nuovamente Bazemont, Herbeville ed in mezzo lo strappo di Montainville che assegna anche secondi d’abbuono; ultimi 600 metri che pendono verso l’alto.
4/3, SECONDA TAPPA: THOIRY-MONTARGIS (177,6 km)
La frazione più semplice della settimana, almeno sulla carta. Due difficoltà altimetriche nei primi 65 chilometri, ma non sono nemmeno due chilometri complessivi di salita con i velocisti che potranno così tenere le ruote dei migliori in vista del finale. Attenzione alla possibile variabile climatica.
5/3, TERZA TAPPA: AUXERRE-AUXERRE (26,9 km, cronometro a squadre)
La Parigi-Nizza ha deciso di confermare l’esperimento della prova contro il tempo mista: si corre a squadre ma con il tempo che viene preso soltanto sul primo corridore al traguardo. Percorso ondulato, con un paio di rampette che possono provocare un po’ di maretta sul gruppo.
6/3, QUARTA TAPPA: CHALON-SUR-SAONE-MOUNT BROUILLY (183 km)
Primo arrivo in salita della settimana, ma sarà una giornata assai impegnativa con oltre 3000 metri di dislivello complessivo. Prima salita la non segnalata come GPM di Montagny-Les-Buxy per scaldare le gambe, poi la Cote de Saint-Vincent, 2,9 km al 6,3% ma al 13% nell’ultimo chilometro. Dopo il transito da Cluny iniziano gli ultimi 100 chilometri difficili: Col de Boubon (4,4 km al 6%), Cote de Vauxrenard (3.2 km al 6.7%, max 13%), Col de Durbize (2.2 km al 9.4%, max 15%) e il primo transito sul Mont Brouilly (3 km al 7.7%, max 13%). Dopo il traguardo volante di Regnié-Durette (1,3 km al 5%) arriva Les Chappes (5,1 km al 7,3% con punte del 15%, si continua a salire per altri 2,5 km) prima del nuovo passaggio sul Mont Brouilly.
7/3, QUINTA TAPPA: SAINT-SAUVEUR-DE-MONTAGUT-SISTERON (193,5 km)
Altra occasione per i velocisti, seppur con un percorso più ondulato. Quattro GPM di terza categoria tra il chilometro 82,5 ed il 146,2, ma nel finale prevede anche il classico Montée du Thor, 1 km al 6% ai -8 dalla linea del traguardo. Finale in pianura.
8/3, SESTA TAPPA: SISTERON-LA COLLE-SUR-LOUP (198,2 km)
Tappa più lunga della Parigi-Nizza, frazione simile a quella dello scorso anno ma probabilmente un po’ più leggera. Dopo 60 chilometri leggermente in salita, arrivano tre GPM di seconda categoria che potrebbero lanciare i cacciatori di tappe. Col de Gourdon a poco più di 60 chilometri dal traguardo e lunga e tortuosa discesa, che portano al circuito finale: si arriva per la prima volta sul muro di La Colle sur Loup, quasi 2 km che sfiorano il 20%. Si sale fino al traguardo volante di Tourettes-sur-Loup, poi 20,5 km di discesa fino agli ultimi 500 metri di nuovo in salita.
9/3, SETTIMA TAPPA: NICE-AURON (173 km)
Altra tappa di montagna, relativamente più semplice rispetto agli standard degli scorsi anni. Pronti via e c0è la Cote de Gattieres (4,5 km al 4,8%), ma la strada continua a salire per altri 10 km oltre il GPM. Percorso mosso, poi arriva il Col Saint-Martin, prima categoria di 7,5 km al 7,1%, per poi affrontare una discesa lunga e risalire verso la valle della Tinée, leggermente in salita. Si arriva all’ultima ascesa di giornata, quella di Auron, di 7,3 km al 7,2%, con la fase immediatamente precedente all’ultimo chilometro che si assesta attorno all’8%.
10/3, OTTAVA TAPPA: NICE-NICE (109,3 km)
Finale molto simile a quello dello scorso anno, con tanti saliscendi da far girare la testa. Tante salitelle interessanti come Cote de Levens (6,1 km al 4,9%), Col de Chateauneuf (5,4 km al 4,6%) e Cote de Berre-les-Alpes (6,3 km al 6%) prima della Cote de Peille (6,5 km al 6,9%), tutto questo concentrato nei primi 70 chilometri. Successivamente si arriva alla rampa del Col d’Eze, 1,6 km al 9% con vette al 13% (salita che si affronterà alla crono del prossimo Tour), si scende a Nizza e si affronta il Col de Quatre Chemins, rampa che tocca anche il 16%; da lì si scende fino al finale.
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